Bus fuori strada in Malesia: 37 morti e 16 superstiti strappati alla giungla
Un tragico incidente ad un bus turistico in Malesia provoca 37 morti. E ci riporta, per numero di vittime e dinamica, alla strage di Monteforte Irpino, nel luglio scorso. Nella località di Genting, a pochi chilometri da un resort che sorge sulle montagne, l’autobus ha sfondato un parapetto ed è precipitato nella gungla sottostante, dopo un volo di oltre 30 metri. Solo 16 i superstiti, tratti in salvo con difficili operazioni di soccorso, ostacolate dalla fitta vegetazione e dal maltempo, che ha reso viscido il terreno. Tre di loro sono in condizioni disperate, ricoverati all’ospedale di Luala Lumpur, mentre cinque vittime non sono ancora state identificate.
“E’ stata una scena terribile – dichiara Abdul Malik Mohd Jan, un veterano della Huang Tuah Fire Station, la locale stazione dei vigili del fuoco – in 40 anni di servizio ho prestato soccorso su numerosi incidenti mortali, ma in quel dirupo abbiamo assisitito a una carneficina”. “Siamo arrivati sul posto alle 02:30 del mattino – spiega Mohd Safari Nasaruddin, ufficiale del Civil Defence Department, la protezione civile dello stato asiatico – facendoci largo tra una calca impressionante di curiosi che si era formata sul luogo dell’incidente. Per prima cosa abbiamo creato un cordone per mettere in sicurezza l’area e fare intervenire le squadre specializzate“. In totale, i soccorsi hanno impegato 456 uomini sul luogo dell’incidente.
Ancora incerte le cause del sinistro. Un superstite che si trovava sul bus ha confermato alla stampa le disperate manovre compiute dall’autista per tenere in strada il pesante veicolo carico di turisti provenienti da tutta l’Asia. Si fa strada, quindi, l’ipotesi del guasto meccanico. Anche se sulla sede stradale rimangono tracce di frenata, che escluderebbero un malfunzionamento all’impianto frenante. Solo con l’esame del rottame, recuperato dopo un complesso intervento durato quattro ore, e con l’autopsia eseguita sull’autista, gli inquirenti potranno definire il quadro delle responsabilità.