Cabina di regia su COVID-19 in Italia, Brusaferro (ISS): “preoccupati per un peggioramento, adeguiamo le misure”
COVID-19 in Italia: “Le nostre conclusioni della cabina di regia, questa settimana, indicano che c’è preoccupazione per un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese, l’incidenza torna a crescere e pertanto dobbiamo raccogliere questi segnali per evitare una ricrescita e fare in modo che, con misure adeguate, la curva decresca. Laddove lo ritengano, le amministrazioni regionali possono intervenire con misure più specifiche e severe”.
Lo ha dichiarato il professor Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, presentando i dati della cabina di regia sull’epidemia da Covid-19 in Italia.
Il quadro europeo è leggermente modificato- continua- perché i dati che riguardano il Regno Unito non sono più riportati dal primo gennaio, essendo il Paese ormai fuori dall’Unione Europea.
L’epidemia è quindi rappresentata ancora dai colori e ci sono ancora molte criticità nei Paesi europei, come del resto attestato dalle curve: nel caso italiano la curva ha rallentato la sua decrescita, si è in sostanza un po’ appiattita, ora vedremo meglio nel dettaglio”.
L’andamento del COVID-19 in Italia:
Nei dati italiani, dal 21 dicembre al 3 gennaio, “c’è una decrescita in diverse regioni ma ci sono anche alcune che stanno vivendo una nuova crescita.
L’incidenza a sette giorni, indicatore molto importante, ha un valore di 166 casi per 100mila abitanti; con una soglia sotto i 50 per 100mila abitanti che indica che siamo quindi oltre uno scenario di controllo ma in una fase di mitigazione con misure restrittive.
Rispetto alla tipologia delle persone positive che contraggono l’infezione- continua Brusaferro- sono per lo più le stesse indicate nelle settimane precedenti.
La parte di persone paucisintomatiche, sintomatiche e con infezione severa resta, nelle percentuali, pressoché identica, ma con una parte di persone colpite in modo severo rappresentata da un ampio numero di casi.
L’Rt ha una tendenza a crescere nei casi, sotto l’1 per lo più, ma con Regioni che hanno superato il valore di 1 o che tendono a salire”.
Per quanto riguarda la resilienza, secondo Brusaferro “siamo sotto soglia sia per i posti letto in reparto che in terapia intensiva: dobbiamo quindi essere molto cauti, per non rischiare di ritrovarci a superare la soglia dei posti letto: 40% dei posti letto nelle aree mediche e 30% dei posti in terapia intensiva.
Nei prossimi giorni la previsione di superamento della soglia indica che oltre metà delle regioni possono superare la soglia.
Le fasce d’età sopra i 60 e 70 anni contribuiscono a popolare, purtroppo, i ricoveri in terapia intensiva.
Anche per quanto riguarda la letalità, si confermano ancora le fasce d’età oltre gli 80 anni”.
COVID-19, in Italia passati da rischio basso a rischio moderato
Secondo il presidente dell’Iss, per quanto riguarda la valutazione dei dati prodotti dalla cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità, “ci troviamo in una situazione di rischio moderato, mentre nelle scorse settimane ci trovavamo complessivamente in una situazione di scenario a rischio basso.
L’impatto sui ricoveri, per le Regioni, è in molti casi alto.
Ci sono inoltre molte regioni a rischio alto, una sola Regione a rischio basso e due regioni a rischio moderato.
Anche per quanto riguarda l’Rt- conclude- ci sono alcune regioni che superano il valore a livello puntuale, altre che superano il valore anche nell’indicatore nel limite inferiore (1) ed entrano di fatto nella categoria di rischio, ad esempio zona arancione”.
“Da qualche settimana avevamo segnalato il rischio di ricrescita del contagio, alla luce anche dell’andamento negli altri Paesi.
Le misure adottate con i vari Dpcm hanno mitigato gli effetti del virus e vanno auspicabilmente adottate con molta attenzione, a qualsiasi livello.
Nel documento di preparazione avevamo indicato la grande attenzione da prestare in questi mesi invernali, mi sembra tuttavia che le misure applicate siano state adeguate e dobbiamo continuare a seguire con la massima cautela l’andamento della situazione epidemiologica” spiega Brusaferro.
“Il 30 dicembre abbiamo pubblicato uno studio sulle fasce d’età coinvolte dal contagio nelle scuole e sulla situazione epidemiologica all’interno degli istituti- continua il presidente dell’Iss-.
Attorno a questo sono state raccolte delle osservazioni dai tavoli con i prefetti per analizzare la situazione ‘periscolastica’, ovvero cosa accade prima e dopo la scuola.
Un lavoro di raccolta ed elaborazione dei dati messo a disposizione dell’Iss”.
Per approfondire:
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