Cade elicottero nell'Artico: morta squadra d'élite di esploratori canadesi

Un incidente decapita il vertice degli esploratori artici canadesi. Marc Thibault, capitano della nave scientifica CCGS Admunsen, punta di diamante della ricerca artica canadese, è morto quando l’elicottero su cui perlustrava la zona, pilotato da Daniel Dubè, si è inabissato nelle acque dello stretto di McClure, proprio di fronte all’isola di Banks Island, nell’artico occidentale.

Con loro è scomparso lo scienziato Klaus Hocheim, uno dei massimi esperti tedeschi specializzati nelle esplorazioni artiche. L’incidente è accaduto durante un sopralluogo per individuare la migliore rotta che la nave avrebbe dovuto seguire durante l’esplorazione di una zona remota dell’artico a oltre 600 chilometri dall’ultimo avamposto abitato in territorio canadese, la base di Resolute Nunavut. Le condizioni meteo ottimali e la lunga esperienza del pilota, uno specialista Artico con trent’anni di volo sulle spalle, fanno credere che la causa principale dell’incidente sia da ricercare in un guasto meccanico.

I soccorsi sono stati portati dalla stessa nave Admunsen, che ha raggiunto il luogo dello schianto e ha recuperato due delle tre vittime. Il mare, in quel punto, è profondo circa 420 metri. Immediata la cancellazione della missione scientifico/esplorativa della nave, che avrebbe dovuto fare ritorno nel porto di Quebec City alla metà di ottobre, secondo i piani, dopo un’intensa attività di campionamento.

Michael Byers, professore dell’Università della British Columbia e grande esperto delle esplorazioni artiche, già passeggero in due occasioni della nave Amundsen, sottolinea la pericolosità dell’acqua artica e della sua temperatura rigida. “Durante i brefing pre-volo -dichiara- i piloti di elicottero sono molto espliciti con i passeggeri: in caso di atterraaggio di emergenza, non bisogna per nessun motivo bagnarsi. Anche in caso di sopravvivenza all’ammaraggio, si può rimanere esposti solo per poco tempo alle rigide temperature”.

 

 

 

 

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