Coronavirus, Fabrizio Pregliasco: “Le misure prese sono il primo step”. In Lombardia scatta il coprifuoco
Fabrizio Pregliasco entra nel merito delle misure a mitigare il coronavirus. La Lombardia ha ufficializzato il coprifuoco, entrera’ in vigore domani. Le misure prese finora sono sufficienti o serve di piu’?
Fabrizio Pregliasco sulle misure anti coronavirus: è solo il primo step
“Sono il primo step, dovremmo valutare l’efficacia nel breve periodo e immaginare se saranno necessari, e spero di no, ulteriori giri di vite per ridurre la quota dei contatti”.
Lo dice a Radio Capital il professore e presidente ANPAS Fabrizio Pregliasco.
“Dobbiamo concentrare i contatti su quelli essenziali, legati a scuola e lavoro.
Milano ha bisogno di misure specifiche? Temo di si’, Milano e anche Napoli sono messe male.
Credo che in tutte le citta’ metropolitane- continua Pregliasco- vadano prese particolari attenzioni, magari aumentando chiusure e zone rosse.
Bisogna andare per step successivi e togliere tutto cio’ che via via viene ritenuto superfluo rispetto agli aspetti essenziali: scuola, lavoro, assistenza sanitaria.
Anche le palestre? A questo punto si’”.
Covid-19, in Lombardia scatta il coprifuoco
Fino al 13 novembre, dalle 23 alle 5 del mattino, ci si potrà spostare soltanto per comprovate “esigenze lavorative, situazioni di necessità o urgenza e motivi di salute”.
Da domani coprifuoco in Lombardia: fino al 13 novembre, dalle 23 alle 5 del mattino, ci si potrà spostare soltanto per comprovate “esigenze lavorative, situazioni di necessità o urgenza e motivi di salute”.
Queste le indicazioni fornite nella prima bozza dell’ordinanza regionale, firmata dal governatore Attilio Fontana e dal ministro della Salute Roberto Speranza, sulle nuove disposizioni per la gestione dell’emergenza Covid-19.
L’ordinanza è stata inviata ai sindaci dei 12 capoluoghi di provincia e all’Anci per l’approvazione definitiva.
Nel documento viene specificato che dopo le 23 sarà comunque consentito “il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza”.
Chi ha esigenze di spostarsi durante il divieto (per motivi lavorativi, di necessità o di salute) dovrà portare con sé “un’autodichiarazione”.
Nel caso in cui non verranno rispettate le misure adottate, si incorrerà nella sanzione prevista dal decreto del 25 marzo.
Attesa un’altra ordinanza specifica per le misure che riguarderanno gli esercizi commerciali.