Corpo Volontari Ambulanza Angera, 41 anni di storia nelle foto delle auto d'epoca
Decisamente all’opposto come misure, e parcheggiato proprio al suo fianco per una sorta di contrappasso, il piccolo Fiat 900 dei Carabinieri, privo solo del suo lampeggiatore originale, sostituito per l’occasione da uno “volante”; una macchina che ha costituito il nerbo del parco in dotazione alle stazioni dell’Arma in tutta Italia e dunque ben presente nella memoria di tutti i visitatori, almeno di quelli con più di trentacinque anni che lo hanno visto passare per le strade dei loro paesi o dei loro quartieri, senza dimenticare il ruolo fondamentale nel film “I due carabinieri”, in cui è co-protagonista a fianco degli interpreti Montesano e Boldi. Il grazie per avere portato questo pezzo che oggi è abbastanza raro da vedere, almeno in livrea, va al collezionista Franco Marzulli.
E a proposito di presenza sulle strade, non dimentichiamo l’icona dei mezzi di polizia: tanti coloro che si sono lustrati gli occhi con la regina del parco mezzi delle forze dell’ordine, ammirando la Giulia 1.6 presente al raduno, nella prima livrea del radiomobile ossia quel verde selce che poi, nel 1971, fu sostituito dal blu notte ( accompagnato dal tetto bianco) che ancor oggi contraddistingue, sia pure con qualche variante di scritte ed adesivi, le macchine dei Carabinieri, radiomobile o stazione o qualsiasi altra specialità cui appartengano.
Difficile restare impassibili di fronte alla bellezza di una macchina che è diventata davvero un mito nell’immaginario collettivo, usata sia dalle “guardie” ( come si diceva una volta) che dai ladri, protagonista di decine e decine di film che hanno dato origine ad un filone, quello del “poliziottesco”, che ha avuto negli anni ’70 un seguito molto elevato e che ancor oggi conta numerosi appassionati e cultori.
Il rombo del suo motore, ed il suono penetrante della sua sirena, ha accompagnato il percorso di questa bellissima Giulia fino all’ingresso del parcheggio del Villaggio del Fanciullo. L’esemplare in questione, condotto dal Sig. Michele Lo Faro, fa parte della collezione del Gruppo Automoto Storiche dell’Arma Pastrengo, di Oltrona San Mamette (CO).