COVID-19, Cineca: “Nel 2019 troppe polmoniti, con un database nazionale avremmo dato l’allarme”
Polmoniti da COVID-19, il consorzio interuniversitario sta per firmare un protocollo col Ministero della Salute per realizzare una piattaforma tecnologica a supporto del servizio sanitario nazionale
Nell’autunno scorso si è registrato un aumento anomalo di polmonite del 30%.
“Se avessimo avuto tutti i dati immediatamente si sarebbe accesa una luce rossa”.
A dirlo è David Vannozzi, direttore generale del Cineca, intervenuto oggi al seminario web ‘Laboratorio di riprogettazione del servizio sanitario nazionale’.
Vannozzi sembra dunque rilanciare le ipotesi su una possibile presenza del Covid-19 in Italia già alla fine dello scorso anno.
“Il fascicolo sanitario nazionale è un punto d’arrivo fondamentale per prevenire e arginare grandi fenomeni come è l’attuale pandemia- afferma il direttore del Cineca- se noi lo scorso anno, già nel mese di ottobre, avessimo avuto tutti i dati disponibili sugli accessi ai pronto soccorso e le segnalazioni sulle polmoniti registrate in Italia, immediatamente si sarebbe accesa una luce rossa.
Perché oggi, a consuntivo, registriamo che c’era un’anomalia in quel fenomeno, quantificabile in circa il 30% di casi in più rispetto agli anni precedenti”.
POLMONITI DA COVID-19 E ALTRE MANIFESTAZIONI CLINICHE, RACCOGLIERE DATI PER FARE PREVISIONI
Per questo, sostiene Vannozzi, è necessario “un soggetto che, in collaborazione stretta con le Regioni, abbia una visione complessiva che consenta di poter fare un’attività di previsione e di prevenzione rispetto a grandi fenomeni come sicuramente è la pandemia”.
Il Covid, ragiona il direttore del Cineca, “ci ha costretto ad alzare molto di più lo sguardo sulla prevenzione.
Così abbiamo capito che raccogliere dati, integrarli e utilizzarli, in modo anonimo, per attività di sorveglianza e di prevenzione è un passaggio decisivo”.
Il consorzio interuniversitario sta per firmare col Ministero della Salute un protocollo “aperto- spiega a questo proposito Vannozzi- al quale le società in house regionali possono aderire.
Un punto centrale è proprio la possibilità di raccogliere dati, anonimizzarli e integrarli, per realizzare una puntuale piattaforma tecnologica a supporto del servizio sanitario nazionale e dunque progettare una piattaforma che integri tutti i dati possibili, anche di altre piattaforme, per avviare progetti sperimentali di analisi della popolazione”.
Secondo il direttore del Cineca, “se avessimo avuto questi dati a disposizione all’inizio del covid sarebbe stato agevole costruire le mappe delle fragilità per capire quali erano i soggetti da proteggere, perché più di altri esposti alla pandemia”.
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