COVID-19, dai pediatri italiani tre azioni strategiche: “in autunno serviranno 30 milioni di tamponi”

COVID-19 , i Pediatri: “In meno di quattro mesi il Coronavirus ha causato circa 35mila morti nel nostro Paese e oltre 800mila nel mondo. Il decesso di oltre 170 nostri colleghi medici, insufficientemente informati e protetti, è stato un dramma nel dramma che non deve più ripetersi”.

 

COVID-19, NE PARLA IL PRESIDENTE DEI PEDIATRI SIPPS

Lo dichiara Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), che evidenzia i tre fondamentali interventi necessari da attuare contro una recrudescenza della pandemia, elaborati in seguito all’analisi del ‘Documento del ministero della Salute – Istituto Superiore di Sanità’ (Iss) dell’11 agosto sugli elementi di preparazione e risposta al Covid-19 nella stagione autunno-invernale e del ‘Rapporto ISS Covid-19’ del 21 agosto sulle indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS CoV 2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia.

PEDIATRI, IL LOCKDOWN DA COVID-19

“Il lockdown- prosegue Di Mauro- che è comunque servito a impedire che il virus si diffondesse nelle regioni del Centro-Sud, non sarebbe una strategia applicabile in una eventuale seconda fase epidemica.

C’è la necessità di predisporre efficaci misure di controllo dei contagi individuando tempestivamente i portatori del virus, sintomatici e asintomatici, nonché risalire e controllare tutti i loro contatti e isolarli per il tempo necessario.

Questo al fine di consentire alla maggioranza della popolazione non infetta di condurre una vita prudentemente normale, salvaguardando le attività scolastiche, produttive e sociali”.

In particolare la Sipps focalizza l’attenzione sul “rafforzamento della medicina territoriale, con aumento del personale, preparazione di dispositivi diagnostici e di corridoi alternativi per il triage iniziale, con monitoraggio di tutti i casi sospetti e dei loro contatti, oltreché quarantena degli stessi fino ad accertamento di non contagiosità”.

COVID-19, LE TRE AZIONI PROPOSTE DAI PEDIATRI ITALIANI

Per arrivare preparati a una possibile recrudescenza del virus nei mesi autunnali, Ernesto Burgio, membro del gruppo di specialisti sul Covid-19 della Sipps, evidenzia tre punti fondamentali:

1) DISPOSITIVI DIAGNOSTICI – “Bisognerà preparare nei prossimi mesi un numero adeguato di tamponi (almeno 30 milioni) con la possibilità di ottenere il risultato in 24/48 ore massimo.

Sarà importantissimo- consiglia l’esperto- anche validare i test rapidi perché, se si confermasse una buona accuratezza, sarebbe possibile abbattere i costi e i tempi dei controlli”.

2) CORRIDOI ALTERNATIVI – “Predisporre percorsi obbligatori con aree sanitarie (deputate al Triage) esterne al sistema sanitario stesso e gestite da operatori adeguatamente protetti, informati e formati.

Solo in questo modo si eviterà che il virus torni a diffondersi nelle strutture sanitarie pubbliche, private e nelle residenze sanitarie per anziani e disabili.

Per questo è necessario gestire il caso sospetto in teleassistenza e telefonicamente fino al risultato del tampone.

In caso di necessità di visita immediata- aggiunge Burgio- questa dovrà essere demandata alle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziali) o ad altro personale sanitario dedicato e formato.

Per i casi moderato-gravi, avere la disponibilità di reparti e di ospedali Covid, anche se ad oggi non utilizzati.

Per le aree in cui non ci fossero reparti Covid, potrebbero essere facilmente adattati, con costi non esorbitanti, gli ospedali militari presenti in ogni provincia e regione e totalmente sottoutilizzati”.

3) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE EFFICACI – “Dovranno essere distribuiti a tutti gli operatori sanitari.

In particolare- fanno presente Di Mauro e Burgio- saranno necessari dispositivi sanitari di massima sicurezza per gli operatori di prima linea (solo inviando i primi possibili casi e i loro contatti nelle aree deputate al triage si eviterà la riattivazione delle catene di contagio e il diffondersi di casi con carica virale alta)”.

L’ultimo consiglio per una strategia efficace di contenimento dei contagi viene da Maria Carmen Verga, segretario nazionale Sipps: “È urgente investire, quanto necessario, in prevenzione, protezione e messa in sicurezza dell’intero sistema sanitario, passaggio indispensabile per un ritorno della società, e in particolare della scuola, a condizioni di relativa normalità”.

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