Covid-19, epidemiologia del coronavirus. Il Prof. Massimo Ciccozzi: centralità di spike e polimerasi

Contenuti di grande interesse e relatori di ottimo livello, nel meeting con tema #COVID-19 che Emergency Live ha avuto la gioia e l’onore di ospitare. Il Prof. Massimo Ciccozzi

 

EPIDEMIOLOGIA DEL COVID-19, L’INTRODUZIONE DI FAUSTO D’AGOSTINO E MARIO PAPPAGALLO

“ In pochissimo tempo – esordisce il responsabile scientifico di questo congresso, il dottor Fausto D’Agostino -, abbiamo compilato un programma congressuale con relatori di fama nazionale, molti dei quali sono comparsi in questi giorni anche nei salotti tv per importanti interviste.

Ringrazio il dottor Pappagallo, con il quale ho scritto due libri.

A Mario Pappagallo, autorevole giornalista del Corriere della Sera e autore di numerosi testi, cedo la parola”.

Citato, il moderatore dell’incontro interviene entrando subito nel vivo dei lavori congressuali, dei quali contestualizza lo scenario.

“ E’ difficile – racconta il dottor Pappagallo – trattare il tema COVID-19, essendo questo un virus che ha colto di sorpresa parecchie persone.

Al punto che, a tutt’oggi, emergono temi nuovi, per le organizzazioni sanitarie, e che è evidente come coinvolga molte discipline.

Di qui il tentativo di un nuovo libro, di un esperimento editoriale, rivolto alla gente comune ma anche agli operatori sanitari.

Tale libro vuole essere anche un ringraziamento a questi ultimi, che si sono trovati, soprattutto all’inizio, su uno dei terreni, dopo la Cina, di sperimentazione”.

MASSIMO CICCOZZI E L’EPIDEMIOLOGIA DEL COVID-19

Responsabile dell’unità di ricerca in Statistica medica ed Epidemiologia molecolare dell’Università Campus Biomedico di Roma, il Professor Ciccozzi è autore di oltre 270 pubblicazioni internazionali.

Durante questa tremenda pandemia è stato più volte chiamato ad esprimere la propria valutazioni in svariati programmi televisivi, l’ultima volta il giorno precedente al congresso, sulle reti Sky.

Il prof. Ciccozzi esordisce con una disanima puntuale dell’approccio della politica mondiale al coronavirus.

E d’altronde il caso Bolsonaro è ancora “fresco” di stampa.

Perché un aspetto del covid è plateale e propedeutico a qualsiasi altra disamina: è di globalismo che si parla, riferendosi a SARS-COV-2.

Come sottolinea il relatore, il virus è arrivato in Italia dalla Germania, non dalla Cina.

L’EPIDEMIOLOGIA DEL COVID-19 INSERITA NELLA STORIA DELL’ESSERE UMANO

Coronavirus, epidemiologia del COVID-19: relatore il prof. Massimo Ciccozzi“Durante la storia dell’umanità le malattie da agenti infettivi hanno rappresentato in assoluto la prima causa di morte, cessando di esserlo, limitatamente ai soli paesi industrializzati, a partire dalla seconda metà del XX secolo.

La nostra storia è sempre stata condizionata da queste malattie (basti pensare alla malaria), che hanno rappresentato fattori importanti per la selezione e per l’evoluzione umana.

Anche questo coronavirus, purtroppo, in parte lo è stato, se noi pensiamo alle persone decedute nella prima fase, nello tsunami lombardo.

In tutto ciò ha inciso la politica, lo ha accennato prima il dottor Pappagallo: Trump con “mascherina sì”/”mascherina no”, per citarne un esempio.

Diciamo quindi che nella storia dell’umanità ne abbiamo viste un po’ di tutti i colori, dalla malattia del cacciatore a quella del raccoglitore passando dalle varie epidemie di peste che ci hanno colpito nei secoli scorsi.

Tutte queste malattie, ma in particolar modo per le zoonosi (e COVID-19 la è), hanno due modalità per affliggere l’umanità: il caso e la necessità.

Il caso riconduce al concetto di spillover, il salto di specie dal pipistrello e l’uomo.

Noi siamo stati tra i primi al mondo a descriverlo geneticamente, mediante l’utilizzo di tecniche di biologia molecolare.

Abbiamo stabilito, con un intervallo di confidenza interessante, la data dello spillover, che è avvenuto attorno a metà di novembre 2019.

ALBERO FILOGENETICO DEL COVID-19: L’EPIDEMIOLOGIA E’ FRUTTO DI TRE SEQUENZE GENOMICHE BEN PRECISE

Albero filogenetico del COVID-19Quello che vedete è l’albero filogenetico che ci ha condotto a capire che era una vera e propria zoonosi.

L’albero in basso presenta tre sequenze genomiche del coronavirus del pippistrello, che fanno da ancestore a quelle che erano tutte le sequenze del coronavirus cinese, isolate dall’epidemia di Wuhan.

Successivamente, stabilita una prima informazione importante, abbiamo voluto approfondire: abbiamo quindi stabilito la sequenza genetica, e abbiamo scoperto quindi la proteina Spike, che aggancia i nostri recettori cellulari.

Una mutazione ha contorto in qualche modo la struttura tridimensionale della proteina, ha generato una sorta di “tasca”, rendendo la proteina Spike molto meno stabile, quasi che fosse un ponte che si muove e attende di agganciare il proprio recettore.

Dopo chissà quanti anni che provava a fare questa mutazione alla fine questo virus c’è riuscito, e ha infettato noi.

Dopo questa mutazione è stato valutato il famoso R0, cioè quante persone può contagiare una persona infetta: all’inizio era attorno a 2, ma si poteva ipotizzare anche attorno a 3 o 4.

Il picco è stato a 5.

UNO SGUARDO SULL’OGGI IN ITALIA, RILEVANZA DEL VALORE RT

Covid-19, i valori Rt nelle principali regioni italianeOggi il valore considerato è Rt.

Sul valore Rt ha inciso l’adozione di dispositivi di protezione individuale, ma molto di più il distanziamento sociale: con questo virus la vera arma vincente è stata disaggregare le persone.

La storia epidemiologica in Italia, per quasi tutte le persone, inizia il 21 febbraio 2020 a Codogno, con il paziente zero, un tedesco di 33 in Italia.

In realtà l’Italia ha subito due clade epidemici differenti, cioè due eventi temporalmente diversi: uno proveniente dalla Germania, l’altro dal nord Europa, probabilmente dall’Inghilterra.

Questo è quanto il nostro albero filogenetico ci ha mostrato all’epoca.

Impatto del COVID-19 sull'economia nel mondo e sull'ItaliaUn altro studio che vi segnalo per rilevanza è quello che ha riguardato un enzima che serve al coronavirus per replicarsi, la polimerasi, che ha distinto peraltro il ceppo cinese da quello americano.

In termini di letalità non è fuori dalla norma, è un virus che colpisce le vie respiratorie: a fare la differenza è la contagiosità.

Concludendo, qualche considerazione: noi siamo in una fase di temperatura che al virus da fastidio.

Se continuiamo a utilizzare le mascherine quando è dovuto e manteniamo il distanziamento sociale, questo virus diventerà un nostro normalissimo compagno di viaggio.

Semplicemente, quando ci sarà il vaccino ci vaccineremo”.

PER ASSISTERE ALLA VERSIONE COMPLETA DELL’INTERVENTO DI MASSIMO CICCOZZI, E ALLE SUE SLIDES:

PER APPROFONDIRE:

LEGGI IL PROGRAMMA DEL CONGRESSO DI EMERGENCY LIVE

PER CONOSCERE ED ACQUISTARE IL LIBRO DI FAUSTO D’AGOSTINO E MARIO PAPPAGALLO #COVID-19 CLICCA QUI

STUDIO DEL SEQUENZIAMENTO DEL COVID-19 IN LOMBARDIA: A GENNAIO ALMENO DUE I CEPPI PRESENTI

VACCINO PER IL CORONAVIRUS POSSIBILE? I RICERCATORI PREOCCUPATI DA MUTAGENICITA’ DELLA PROTEINA SPIKE

COVID-19, BOSTON UNIVERSITY E UC SAN DIEGO PUNTANO SULLE NANOSPUGNE

Potrebbe piacerti anche