COVID-19, esistono proteine indicatrici nei pazienti? La rivista Cell Systems pubblica lo studio di due ricercatori

Una nuova ricerca ha scoperto che alcune proteine ​presenti nel sangue delle persone con infezione da COVID-19 rivelerebbero quanto potente possa essere la malattia del coronavirus nei singoli pazienti analizzati.

 

PROTEINE CHE CARATTERIZZANO IL COVID-19:

Sono significativi, i passi compiuti dagli scienziati del Regno Unito e della Germania nella ricerca sulle proteine che agiscono ​​come biomarcatori rivelatori di COVID-19.

Le proteine ​​predittive trovate dagli scienziati del Francis Crick Institute britannico e della tedesca Charite Universitaetsmedizin Berlin (sito ufficiale alla fine dell’articolo) sono 27.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Cell Systems il 2 giugno.

Essa rivela che le proteine ​​nel sangue delle persone con infezione da COVID-19 possono essere presenti a diversi livelli e la loro presenza è direttamente collegata alla gravità dei sintomi.

Questi sono i dati principali da cui gli scienziati hanno iniziato a realizzare la ricerca.

QUESTE PROTEINE POSSONO AIUTARE AD INDIVIDUARE IL TRATTAMENTO PIÙ ADATTO:

Grazie a queste proteine, i medici potrebbero comprendere meglio il livello che COVID-19 può raggiungere in un paziente specifico, e questo aiuterà a realizzare un test più preciso e nuovo nell’identificazione del trattamento del paziento.

Una volta identificata, in altre parole, la potenzialità della coronavirus, si possono trovare nuovi obiettivi per lo sviluppo di trattamenti eventualmente efficaci.

Le potenzialità della ricerca sulle proteine: nuove frontiere nella lotta a COVID-19

Il coronavirus, come ben sappiamo, è stato dichiarato una pandemia e ha già ucciso 380.773 persone in tutto il mondo, (puoi trovare i dati ufficiali sulla John Hopkins Map alla fine dell’articolo).

Nel frattempo, le infezioni sono aumentate a 6,7 ​​milioni, il che significa una parte molto significativa della popolazione mondiale.

Il dott. Christoph Messner, co-autore della ricerca sulle proteine ​​predittive ed esperto di biologia molecolare presso il Crick Institute, ha dichiarato a Reuters che il metodo utilizzato per testare rapidamente sia la presenza che la quantità di proteine ​​nel plasma sanguigno presso l’ospedale Charite di Berlino è la spettrometria di massa.

Hanno effettuato il test su 31 pazienti COVID-19, mentre i risultati della validazione sono stati effettuati in altri 17 pazienti con malattia coronavirus nello stesso ospedale e in 15 persone sane che hanno agito come controlli.

Tre delle proteine ​​chiave identificate erano collegate all’interleuchina IL-6, la proteina nota per causare infiammazione e nota anche come marker per gravi sintomi COVID-19.

Una scoperta molto interessante che sicuramente aprirà nuove cure e nuovi metodi di approccio sui pazienti COVID-19 in tutto il mondo.

PER APPROFONDIRE:

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FONTE DELL’ARTICOLO:

CELL SYSTEMS, ARTICOLO SCIENTIFICO PUBBLICATO

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