Covid-19, il commissario Arcuri: “Stiamo gestendo bene, ma non sappiamo quanto durerà la crisi economica”
Covid-19, il commissario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, in audizione alla Camera nelle commissioni riunite Finanza e Attivita’ produttive
“Il nostro Paese ha gestito l’emergenza con modalita’ e strumenti largamente sufficienti a fronteggiarla. Nella consapevolezza che nessuno strumento al momento e’ in grado di sconfiggere l’epidemia. Abbiamo approcciato la crisi con i pregi e i difetti strutturali che abbiamo, per la dimensione del nostro debito e del nostro risparmio”. Lo dice il commissario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, in audizione alla Camera davanti le commissioni riunite Finanza e Attivita’ produttive.
“Se il virus Covid-19 avesse una diffusione apocalittica- aggiunge Arcuri – nessun sistema sanitario al mondo potrebbe reggere. L’Apocalisse non la regge nessuno, ma siamo sicuri che non accadra‘”.
COVID-19, ARCURI: “NON SAPPIAMO QUANTO DURERÀ CRISI ECONOMICA E SOCIALE”
“Le caratteristiche della crisi- spiega Arcuri- dal punto di vista economico e sociale, sono comuni ad altre crisi drammatiche vissute dalla societa’ nel corso dei decenni per la sua disordinata durata. Non riusciamo a prevedere per quanto tempo le attivita’ economiche e sociali potranno essere limitate e condizionate. La crisi limita ma non azzera le attivita’ quando va bene, le azzera quando va male, condiziona la mobilita’ delle merci e delle persone. La crisi e’ globale e ha impatto sulle relazioni tra Paesi”.
“IN ESTATE 100% MASCHERINE PRODOTTE IN ITALIA”
“Da lunedi’ potremo distribuire fino a 12 milioni di mascherine al giorno, da giugno 18 milioni, da agosto 24 milioni. Alla fine dell’estate- aggiunge- potremo liberarci del fardello degli acquisti all’estero e avremo il 100% di dispositivi di protezione individuale prodotti in Italia, che al momento e’ un quarto”.
“Prima della crisi- ricorda Arcuri- il prezzo delle mascherine era di 0,08 centesimi l’una. Durante i primi giorni della crisi era arrivato almeno a 5 euro. Non esisteva una produzione nazionale, poi il prezzo e’ salito perche’ e’ salita la domanda. Ho chiesto che vengano previste delle sanzioni per chi, malgrado la norma, vende le mascherine a un prezzo piu’ alto“
“Il commissario- specifica ancora Arcuri- non distribuisce mascherine ai cittadini, deve metterli in condizione di comprarle al prezzo piu’ conveniente possibile. La gente dice che non ha mascherine? Io piu’ che darle alle categorie indicate e alle farmacie non posso fare”.
“RADDOPPIATE TERAPIE INTENSIVE E VENTILATORI, PNEUMOLOGIA MOLTIPLICATA PER SEI”
“Ad inizio emergenza- ricorda Arcuri- avevamo 5.200 posti di terapia intensiva, oggi sono oltre 9 mila. I posti nelle malattie infettive e pneumologiche erano circa 30mila, ora sono moltiplicati per sei”
“Ieri sera- aggiunge- in Italia erano ricoverati 1980 circa cittadini in terapia intensiva. Abbiamo distribuito 4200 ventilatori nelle ultime settimane, piu’ del doppio che servono per tenere in vita i piu’ sfortunati. La dotazione rassicura un’eventuale ripresa non clamorosa del virus, oggi ci sono due volte i ventilatori che servono. Possiamo raddoppiare il numero in pochi giorni, per ora non li distribuiamo perche’ non servono e perche’ non sappiamo dove potranno essere eventuali focolai”.
COVID-19, ARCURI: “IMPORTANTE CHE APP RISPETTI NORME DI PRIVACY”
“Sull’app di contact tracing il mio dovere e’ che i dati siano contenuti in un server pubblico e italiano, garantire che rispetti le norme di tutela privacy nazionali ed europee e fare in modo che questa strumentazione serva”, precisa Arcuri.
COVID-19, ARCURI: “VALIDITÀ TEST SIEROLOGICO ABBOTT È DEL 99%”
“Abbott ha ottenuto il certificato CE sui test sierologici, anche se non era previsto dal bando. I test sierologici- spiega- saranno fatti su un campione di 150mila cittadini definito da Istat e Inail per aree di residenza, genere, anagrafe, classe di reddito. Nessun test al mondo garantisce al mondo il 100% della validita’ del risultato, ma la percentuale di specificita’ di Abbott e’ del 99%“.
“I test sierologici saranno fatti su 150mila cittadini, salvo averne altri 150mila come la gara prevede. Sara’ una fase molto importante per conoscere l’andamento, la mobilita’ e la durata del contagio. Le Regioni stanno acquisendo, ognuno pro domo sua, i test sierologici“.
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