COVID-19, il dramma e l'appello di Maxime Mbandà: disperato per il padre, “donate plasma iperimmune”
Maxime Mbandà vive ancora giorni di emozioni intense, questa voi, purtroppo, in negativo. Il volontario Seirs Croce Gialla di Parma è stato recentemente insignito Cavaliere al Medito della Repubblica, e però oggi vive momenti di disperazione per la salute dei genitori, entrambi Covid+.
A preoccupare particolarmente il soccorritore ANPAS, nonché rugbista delle Zebre, è il padre.
Anche la madre è positiva, ma il quadro clinico è piuttosto confortante.
Non così per il papà, la cui situazione si è ahinoi aggravata.
Plasma iperimmune, l’appello del soccorritore Maxime Mbandà: “Chiedo solamente in ginocchio alle persone che si sono negativizzate dal COVID-19 di informarsi urgentemente su come possono donare questo plasma”
E Maxime Mbandà affida a Facebook il proprio sconforto e lancia un appello cui diamo volentieri spazio.
“Ho appena parlato – scrive sul social – con la dottoressa dell’
Istituto Clinico Città Studi
di Milano che sta curando mio padre.
Ha questo casco attorno alla testa e sta lottando, tra la vita e la morte.
Questo plasma iperimmune tarda ad arrivare, ci sono troppe richieste in questo periodo.
Sono disperato.
Se non fosse così grave la situazione non mi esporrei così.
Non voglio passare davanti a nessuno perché ogni vita ha la propria importanza.
Chiedo solamente in ginocchio alle persone che si sono negativizzate dal COVID-19 di informarsi urgentemente su come possono donare questo plasma.
C’è stata una collaborazione incredibile da parte di tutta Italia in questo periodo ma in questo momento serve ancora di più.
Donando questo plasma salverete a delle vite, come è stato per voi, ve lo assicuro.
Fatelo per le persone che stanno dentro e per noi familiari che stiamo fuori a sperare.
Grazie mille in anticipo per qualsiasi scelta prenderete”.
Facciamo nostro l’invito: se avete plasma iperimmune, donate
Emergency Live è sempre alquanto refrattaria ad indugiare sul dolore e sullo strazio delle persone (e usualmente in effetti svicoliamo), ma l’invito a donare è qualcosa che non possiamo non diffondere, e invitiamo i lettori a fare altrettanto.
Un appello alla solidarietà che non può cadere nel vuoto e che aiuterà molte persone alle prese con il tremendo COVID-19.
E comunque un soccorritore, un essere umano che usa il proprio tempo per aiutare il prossimo, non va mai lasciato solo.