Covid-19, il futuro è nella diagnostica preventiva: inizia l’era del termoscanner

Covid-19 e termoscanner: saranno gli strumenti più utilizzati, nei prossimi mesi. Come un brutto mix tra Blade Runner e Il Codice Da Vinci, dovremo abituarci ad una massiccia diffusione di uno strumento con cui molti italiani hanno iniziato ad avere dimestichezza.

Ci stiamo riferendo, lo avrete capito, del termometri ad infrarossi.

COVID-19: I TERMOMETRI A INFRAROSSI, O TERMOSCANNER

I termometri ad infrarossi sono essenzialmente degli innovativi misuratori di temperatura del corpo umano, caratterizzati dalla capacità di eseguire l’operazione senza nemmeno entrare in contatto con l’organismo umano.

Non sono una novità assoluta, hanno iniziato a circolare dal 2007, ma è indubbio che è stato vedendoli davanti ad un noto supermercato e nelle stazioni che molti cittadini hanno cominciato a “farci amicizia”, per così dire.

E che siano i modelli più recenti a risultare più performanti

TERMOSCANNER, COME FUNZIONANO

In soldoni un sensore di temperatura ad infrarossi prende diversi nomi, a seconda dell’ “involucro” nel quale viene inserito, normalmente disegnato sulla base degli utilizzi per i quali viene confezionato: si va dal termoscanner alla pistola ad infrarossi, ma esistono anche scopi e usi differenti.

Un sensore ad infrarosso è costituito da una lente che direziona un fascio di energia infrarossa su un ricevitore, che converte l’energia in segnale elettrico.

Quel segnale elettrico viene registrato e mostrato all’utilizzatore sotto forma numerica della temperatura ( 36, 37, 38 e via dicendo).

I pirometri ad infrarossi esibiscono molti vantaggi, rispetto ad altri approcci al problema. Intuitivo è quello di non avere contatto con l’essere umano potenzialmente contagioso.

Secondariamente agiscono con efficacia anche su oggetti o soggetti in movimento, il che apre la porta a misurazioni automatizzate, per esempio quelle che si possono effettuare su una scala mobile piuttosto che su un marciapiede.

E se chi li progetta agisce sulle dimensioni del campo visivo o della superficie da misurare, si possono operare prese di temperatura di scala massiva.

Per esempio nelle entrate dei gates aeroportuali o delle metropolitane, nelle entrate e uscite delle industrie di maggiori dimensioni, e ovunque il viavai di persone risulti ingente.

CORONAVIRUS E PRIVACY DELL’INDIVIDUO

Uno scenario spaventoso sul piano del controllo sistemico sull’individuo? Sì, è una considerazione che ha una ratio. Ma di fatto un ritorno a normali cicli produttivi passerà moltissimo da questo strumento, oltreché, è chiaro, dall’uso di mascherine e dpi.

E’ chiaro a molti operatori di mercato che nella fase due della lotta al contagio da coronavirus questo presidio verrà utilizzato diffusamente. Per esempio alle porte di ingresso degli esercizi commerciali, o delle biblioteche, o degli stadi. La fase due della lotta al covid-19 sta per iniziare, e a dirla tutta non eravamo nemmeno troppo pronti alla fase uno, figuriamoci alla successiva.

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