Covid-19, morto il 53enne autista soccorritore Matteo Pompilio: postazione 118 di Bovino piange collega “stroncato dal virus che in tanti prendono sottogamba”
Autista soccorritore di appena 53 ucciso dal COVID-19. A darne notizia è il gruppo ‘Noi soccorritori italiani’: “Era risultato positivo dall’analisi delle secrezioni polmonari, dopo l’esito negativo di ben quattro tamponi
Matteo Pompilio si spendeva nella postazione 118 di Bovino, in provincia di Foggia (Puglia), tra le fila dei soccorritori di Capitanata, ad una trentina di chilometri.
Il 118 pugliese ha pianto addolorato la morte di Nicola Ciccomascolo, rapito dal coronavirus nella prima ondata pandemica, cui è stata intitolata una postazione 118, e che ha lasciato affranta una famiglia.
118, IL GRUPPO “NOI SOCCORRITORI ITALIANI”: MATTEO POMPILIO ERA RISULTATO NEGATIVO A BEN 4 TAMPONI COVID-19
Sempre il gruppo “Noi soccorritori italiani” scrive: “Era ricoverato in rianimazione presso l’ospedale ‘Casa sollievo della sofferenza’ a San Giovanni Rotondo”.
L’uomo “era risultato positivo dall’analisi delle secrezioni polmonari, dopo l’esito negativo di ben quattro tamponi.
La terapia alla quale era stato sottoposto non aveva dato un esito confortante.
Nelle ultime ore, le condizioni del collega Matteo sono peggiorate fino al decesso”.
PARLIAMO DI 118, PARLIAMO DI COVID-19, PERCHE’ NON ESISTE SOLO NAPOLI O LA PUGLIA
Forse sarebbe ora di parlare più apertamente di quanto sta accadendo ai soccorritori e agli autisti di ambulanza italiani.
Perché se le violenze vengono documentate a Napoli non è perché in quella città avvengono più frequentemente, ma perché in quella città c’è un gruppo di soccorritori ed operatori sanitari molto attento (Nessuno Tocchi Ippocrate).
E se in Puglia si hanno tanti contagi non è perché lì i soccorritori siano più disattenti, ma perché lì se ne parla con meno pudore e più coraggio.
In altre parole, per cortesia…state in campana. Sempre. Senza soste.
Fatelo per voi stessi, per le vostre famiglie, per i membri del vostro equipaggio d’ambulanza, per chi volete voi.
Scrivere della morte di un uomo di 53 anni come Matteo Pompilio è atto che sarebbe bene non ripetere.
Perché nessun soccorritore dovrebbe perdere la vita aiutando il prossimo.
PER APPROFONDIRE:
CORONAVIRUS, A GRAVINA FOCOLAIO IN POSTAZIONE 118: CINQUE OPERATORI SANITARI COVID+
FONTE DELL’ARTICOLO:
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