Covid, a Trieste debutta il tampone salivare: meno invasivo e più sicuro
Tampone salivare: il test in grado di rilevare il Covid-19 è stato realizzato in città e presentato dalla Regione e dall’Asugi, l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina
Un test meno invasivo per le persone che dovranno effettuarlo e un esame più sicuro per i tecnici di laboratorio, che eviteranno così il rischio di contagio.
Sono i vantaggi del nuovo tampone salivare, in grado di rilevare il Covid-19, realizzato a Trieste e presentato oggi dalla Regione e dall’Asugi, l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina.
Tampone salivare: “si tratta di un test molecolare innovativo”
“Si tratta di un test molecolare– spiega Maurizio Ruscio, direttore di Dai Medicina dei Servizi di Asugi- innovativo sul fronte del prelievo, che diventa semplice e rapido.
Utilizziamo già da tempo la saliva, anche per altre indagini virali, e per il Covid- 19 è particolarmente indicato“. Il batuffolo di cotone si inserisce in bocca per due minuti, poi si infila in una provetta, che i tecnici centrifugano in laboratorio.
“Il prelievo quindi- precisa Ruscio- si può effettuare anche a casa. Per i pazienti si tratta di un procedimento non traumatico, penso ad esempio ai bambini, e per gli operatori si riduce notevolmente il rischio di infezione.
Inoltre- aggiunge- anche i costi di questi test sono inferiori ai consueti tamponi.
E soprattutto è un esame che si presta molto a screening su gruppi numerosi, come ad esempio fabbriche e scuole”.
Al momento ne sono stati ordinati circa 80 mila.
Alla presentazione oggi è intervenuto, tra gli altri, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che ha ringraziato tutto il personale sanitario impegnato in prima fila per fronteggiare la pandemia.
Per il governatore Massimiliano Fedriga, anche lui presente alla conferenza stampa di oggi, “dietro questo test c’è un lavoro di mesi, per garantire quella affidabilità che è fondamentale”.