Covid, Brusaferro (ISS): “Europa in piena pandemia. In Italia nemmeno un Comune con contenimento adeguato”
Covid, Europa scossa da una crescente curva di contagi. “Il quadro europeo che riportiamo ci mostra un’Europa che è ancora in piena pandemia, e questo ci induce a mantenere le misure intraprese. La curva italiana si dimostra in lieve crescita anche se in parte ancora stabile”.
Queste le parole di Silvio Brusaferro, presidente dell’istituto superiore di sanità, per la presentazione del nuovo rapporto sulla situazione epidemiologica nel nostro Paese.
Pandemia in Europa ed in Italia, l’evolversi del fattore Rt e dell’incidenza preoccupa
Nel merito dell’evolversi del fattore Rt e dell’incidenza, Brusaferro spiega che “c’è una crescita in quasi tutte le Regioni, anche se ce ne sono alcune in decrescita, come per esempio il Veneto.
La soglia per scendere dalla fase di mitigazione alla fase di contenimento è di 50 casi per 100mila abitanti.
Alcune Regioni hanno un’incidenza a sette giorni particolarmente significativa e questo significa l’adozione di misure restrittive per mitigare il contagio.
La mappa nazionale mostra come non vi sia un solo Comune con un livello di contenimento adeguato“.
“Per quanto riguarda le classi di età di chi contrae il virus, le grafiche che mostriamo descrivono un interessamento delle persone giovani.
I quadri clinici di chi contrae l’infezione mostrano come il numero dei casi asintomatici, lievi e paucisintomatici, così come quelli severi e critici sono stabili, caratterizzando l’epidemia come abbastanza stabile, ma dobbiamo comunque abbassare il numero dei casi positivi.
Guardando all’Rt c’è sostanzialmente una crescita a livello nazionale, raggiungendo l’1,09 e questa è la quinta settimana consecutiva in cui aumenta costantemente.
La curva che indica i ricoveri in area medica mostra un lieve aumento in terapia intensiva e nelle aree mediche, siamo ancora leggermente sotto soglia ma la maggior parte delle Regioni sono a ridosso o oltre la soglia.
Pandemia Covid, in Italia si supereranno le soglie in modo significativo
Lo scenario di probabilità che nel prossimo mese si possono superare le soglie in modo significativo, riguarda molte Regioni e questo ci da indicazioni sull’opportunità di dover intervenire rapidamente.
L’età mediana di chi si contagia e decede resta stabile mentre si riduce il tasso di letalità”.
Rispetto all’esito del monitoraggio, il presidente dell’Iss spiega che “ci sono nuovi casi in tutte le Regioni o quasi, c’è un trend in crescita nella maggioranza delle Regioni anche se alcune sono in contro tendenza, come il Veneto di cui abbiamo detto”.
Sul superamento delle soglie in area medica e intensiva, “ci sono diverse Regioni – spiega ancora Brusaferro – che hanno superato l’impatto da moderato ad alto.
La situazione complessiva del rischio indica che nessuna Regione è a rischio basso, ci sono quattro Regioni a rischio di progressione moderata ma le rimanenti sono a rischio alto.
Ci sono poi diverse Regioni con Rt sopra 1, alcune ne superano anche il limite inferiore a 1,25”.
“Questo ha condotto il comitato tecnico scientifico e la cabina di regia – specifica Brusaferro – a considerare questi dati che risalgono a domenica scorsa per il contagio ma a lunedì per i posti letto, che nelle ultime due settimane c’è una sostanziale crescita del contagio e che le misure di restrizione e mitigazione sono importanti in una fase, come questa, ancora molto delicata.
Abbiamo raccolto dei frutti rilevanti nella mitigazione della curva ma serve che si appiattisca e decresca”.
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