Covid e vaccini, Principi (Unimi): ricerca ha dimenticato bambini, in Covid+ possibili danni sistemici

Vaccini covid e bambini: “Lo sviluppo dei vaccini da Sars-Cov-2 ha completamente dimenticato i bambini e non li ha inseriti tra i soggetti ai quali possano essere somministrati i vaccini in via prioritaria”.

Diverse le motivazioni di questa scelta: “Le difficolta’ di condurre le sperimentazioni cliniche in eta’ pediatrica, lo scarso rilievo clinico dell’infezione da Sars-Cov-2 nei bambini e la loro bassa contagiosita'”.

Argomentazioni che Nicola Principi, professore emerito di Pediatria generale e specialistica presso l’Universita’ statale di Milano, ha contestato nella sua relazione al congresso digitale straordinario della Societa’ italiana di pediatria (Sip).

Vaccini Covid latitano per errata convinzione che su bambini manchino rilievi clinici

“Si e’ detto che- illustra Principi- il vaccino poteva non avere importanza in pediatria perche’ i bambini sviluppano una malattia senza nessuno rilievo clinico.

Questo- precisa l’esperto- non e’ completamente vero, ci sono neonati, lattanti che hanno avuto problemi non trascurabili.

Infatti da quando, negli ultimi mesi, si e’ dedicata una maggiore attenzione ai bambini si e’ visto che un numero non trascurabile va incontro a quella che viene chiamata Sindrome infiammatoria multisistemica, una condizione legata a una vera e propria tempesta citochinica, simile alla condizione in cui si trova l’adulto affetto da Covid-19 nella sua seconda settimana di malattia quando le cose non vanno bene.

Ma mentre l’adulto ha un danno quasi esclusivamente polmonare- precisa- i bambini hanno un danno sistemico.

Questo tipo di problematica, descritta in piu’ di 1.000 casi e probabilmente piu’ ampia di quanto non si creda, di per se’ rappresenta un elemento che forse puo’ spostare la logica della disponibilita’ di un vaccino per i bambini”.

Quanto alla bassa contagiosita’ dei bambini, Principi chiarisce che “non ci sono dati sicuri per i piu’ piccoli, anche se sembra che abbiano effettivamente un ruolo minoritario.

Ma- prosegue- sappiamo con certezza che gli adolescenti e i giovani adulti possono creare grossi danni.

Se si fanno dei tamponi a soggetti di eta’ pediatrica diversa, laddove il virus circola piu’ rapidamente, si vede che i piu’ grandi sono spesso portatori e hanno concentrazioni molto piu’ alte di virus.

D’altra parte- constata il pediatra- quello che e’ successo questa estate, nelle discoteche, nella movida, dimostra come questa categoria debba essere attentamente monitorata e possa trarre grosso vantaggio dalla vaccinazione, non tanto per se stessi quanto perche’ essere vaccinati eviterebbe la trasmissione della malattia da parte loro”.

Un’altra argomentazione a favore della necessita’ di sviluppare un vaccino contro il Covid-19 per i bambini viene dal paragone con il vaccino antinfluenzale.

“Se il vaccino antinfluenzale e’ fortemente raccomandato in eta’ pediatrica e se e’ vero che il Covid-19 ha grossolanamente lo stesso peso dell’influenza nei bambini- osserva Principi- non si capisce perche’ il vaccino debba essere raccomandato mentre non debba esserlo quello contro il Covid-19”.

Bambini e contagi: quanto tempo, allora, si dovrebbe attendere per avere disponibile vaccini Covid per l’eta’ pediatrica?

“Molto- chiarisce il professore emerito- a partire dai tempi dell’arruolamento e, nel caso dei minori, bisogna convincere i genitori, poi dopo gli 8 anni pure il bambino.

C’e’ inoltre la questione della risposta immunitaria diversa a seconda dell’eta’, che va tenuta presente nella sperimentazione.

Diversa, nel caso dello sviluppo di vaccini per i bambini, e’ la necessita’ di valutazione degli eventi avversi.

C’e’ infine- ricorda Principi- la questione dell’accettazione del vaccino da parte dei genitori”.

A proposito di questa ultima considerazione e ampliando la riflessione anche alle vaccinazioni degli adulti, il pediatra constata in conclusione come “l’Italia, insieme ad altri Paesi, non ha una popolazione disposta a vaccinarsi.

Quindi, bisognera’ fare un’opera di convincimento su chi e’ contrario ai vaccini per rendere efficace la campagna vaccinale”.

Per approfondire:

Covid-19, l’infettivologo: “Natale sarà un sacrificio che salverà la vita delle persone”

Fonte dell’articolo:

Agenzia Dire

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