Covid, il direttore sanitario dello Spallanzani Vaia: “Chi è vaccinato può e deve viaggiare”
Covid: “Serve un atteggiamento premiale: in un’ottica di costo-benefici, chi è vaccinato può e deve muoversi”, ha detto il direttore sanitario dello Spallanzani
Covid, il parere del direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani
“Se è utile la quarantena per chi viaggia? Dipende da quale.
Se parliamo dello scorso anno sì, ora se pensiamo a persone vaccinate e tamponate la quarantena è quasi stupida.
Serve un atteggiamento premiale: in un’ottica di costo-benefici, chi è vaccinato può e deve muoversi.
Per adesso tutto è ancora accompagnato dall’indagine diagnostica antigenica o molecolare, ma è evidente che il nostro percorso sia questo, che ci auguriamo sia nel più breve tempo possibile.
Dobbiamo potenziare la vaccinazione. Il tema è la quantità di vaccini“.
Lo ha detto Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, partecipando all’incontro ‘La ripresa del trasporto aereo in sicurezza. Un anno di collaborazione tra Aeroporti di Roma e Inmi Lazzaro Spallanzani‘, insieme a Ivan Bassato, direttore operativo AdR, e Alessio Quaranta, direttore generale Enac.
VAIA (DIRETTORE SANITARIO SPALLANZANI) A GOVERNO: RIAPRIRE È POSSIBILE, MA PER IL COVID NECESSARIO INTERVENIRE SU TRASPORTI
“Nessuno può partire se non è negativo.
Se è possibile contagiarsi in viaggio? Se siamo tutti negativi, in aereo siamo in una bolla negativa, se siamo anche vaccinati stiamo parlando del sesso degli angeli.
Dobbiamo riprendere a vivere- ha aggiunto Vaia-.
Noi siamo tra i primi ad aver detto che bisognava riaprire soprattutto all’aperto, nei parchi.
Questo consente di ripartire a chi ha palestre, ai cinema, ai teatri, alla ristorazione.
Sono molto felice che il Governo sia su questa linea.
Siamo nella bella stagione, la vaccinazione riduce sia il contagio che la malattia grave e la mortalità, ma c’è da dire che il contagio all’aperto si è verificato in uno su mille.
Ma c’è un tema, perché poi verranno i tempi della scuola e della mobilità per il lavoro.
Sono il più ‘aperturista’ di tutti, ma in condizioni di sicurezza.
Quando lo scorso anno qualcuno disse ‘il virus non c’è più’, io dissi ‘attenzione a cosa apriamo e in che condizione perché possiamo trovarci in difficoltà’, ma soprattutto dissi ‘quando riapriremo le scuole che cosa succederà se non abbiamo sistemato i trasporti’?
Apriamo tutto e diamo più forza ai cittadini– ha concluso- ma chi deve decidere, decida in fretta.
Questo è il mio invito al Governo: recuperiamo il tempo perso, interveniamo su trasporti e investiamo sui trasporti”.
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