Covid, la Germania colpita dalla quarta ondata pensa alla terza dose per tutti
Germania: alcuni land tedeschi hanno trasferito pazienti Covid presso altri ospedali fuori regione, a causa della saturazione di alcune unità di terapia intensiva
La Germania apre alla terza dose di vaccino anti Covid per tutti
E’ quanto emerge dalla conferenza stampa in cui il ministro della Salute tedesco Jens Spahn si è detto d’accordo con i responsabili sanitari dei vari land per estendere a tutti la dose booster di vaccino anti-Covid, sei mesi dopo aver ricevuto l’ultima somministrazione.
“La quarta ondata è qui e colpisce con tutta la sua forza” ha dichiarato Spahn, aggiungendo che la dose di richiamo “serve a fermare questa ondata”.
Germania, la situazione sul fronte Covid
Il Paese ha registrato 37.120 casi nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Robert Koch Institute, l’incidenza è salita a 169,9 casi per 100mila abitanti e supera il record del giorno precendente. Per coloro che non sono completamente immunizzati il RKI definisce il rischio da ‘alto’ a ‘molto alto’.
La Germania ha immunizzato il 67% della popolazione eleggibile, pari a 112,8 milioni di dosi somministrate, secondo i dati del ministero della Salute e aggiornati a oggi 5 novembre.
Alcuni land tedeschi hanno trasferito pazienti Covid presso altri ospedali fuori regione, a causa della saturazione di alcune unità di terapia intensiva, che in Germania sono aumentate negli ultimi anni di quasi il 40%, arrivando a 31,8 posti per 100mila abitanti, il numero più alto in Europa, posti collocati nei 1260 ospedali attrezzati per la rianimazione.
Non a caso Spahn ha dichiarato: “chi crede che il virus non è cattivo ed è esitante o incerto sulla vaccinazione, come anche i giovani, in buona salute e non vulnerabili, dovrebbe parlare con il personale sanitario delle unità di terapia intensiva“.
Per approfondire:
The Lancet: “Efficacia terza dose al 92% contro la malattia severa”
Iss: “Rt in Italia sale a 1,15, aumenta il tasso di occupazione delle terapie intensive”
Anche da Pfizer una pillola per curare il Covid: “Efficace all’89% contro ospedalizzazione o morte”