Covid, una voce dai drive through: intervista a Ylenia Alberga, Tenente di Vascello della Marina Militare
Emergenza Covid, Ylenia Alberga, ufficiale medico, spiega nel pieno di una mattina intensa come lo sono tutte ormai, l’attività del team al drive through di Aulla, in Toscana
Drive Through della Marina Militare, l’importanza nella gestione della pandemia Covid
“Iniziamo alle 8 di mattina con il preparare il materiale, dalla burocrazia all’allestimento del tendone in cui si effettuano i tamponi – antigenico rapido e molecolare.
Le persone arrivano con le loro auto, seguendo un percorso e, verificati documenti e prenotazione, procediamo con il tampone”.
E’ Ylenia Alberga, Tenente di Vascello della Marina Miliare, ufficiale medico, a spiegare, nel pieno di una mattina intensa come lo sono tutte ormai, l’attività del team al drive through di Aulla, in Toscana, in provincia di Massa.
Come si compone un drive through anti Covid della Marina Militare?
“E’ composto da un medico, io, e 2 infermieri.
Collaboriamo– ha spiegato Alberga- con l’Asl di Aulla per il servizio tamponi ai civili.
Il turno della mattina è coperto da noi della Marina”.
E’ uno dei drive-through del progetto interforze Igea, che vede la Difesa affiancare la sanità civile in tutto il territorio nazionale.
Il Tenente di Vascello, in questa esperienza che la vede in prima linea nell’affrontare la pandemia, non può fare a meno di unire la sua professione medica e quella di militare.
“Formazione militare e quella di medico- spiega- vanno di pari passo” sin da quando si è arruolata “nel 2009, a 19 anni, e ho iniziato nell’Accademia Navale di Livorno”.
Nella prima fase dell’emergenza Covid-19 “ero in navigazione a bordo della nave Luigi Rizzo- racconta- e come medico e ufficiale è stata un’esperienza impegnativa, ma la formazione militare aiuta molto nell’organizzazione e nell’affrontare esperienze difficili.
Nell’imbarco il ruolo di medico- precisa- è fondamentale per l’aspetto professionale e morale.
Come militari poi lavoriamo sempre insieme, come equipaggio”.
“Abbiamo appena fatto un tampone a un bimbo di poco più di 2 anni“, dice l’ufficiale medico, ma la giornata è ancora lunga e si affronterà con la soddisfazione dei “continui ringraziamenti” che arrivano dalle persone, ogni giorno.
Per approfondire:
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