Dall’1 febbraio scatta l’obbligo vaccinale: ecco come funzionano le sanzioni
Sanzioni per obbligo vaccinale: l’Agenzia delle entrate per la riscossione contatterà gli over 50 senza vaccino, che avranno dieci giorni di tempo per comunicare l’avvenuta immunizzazione o che si gode di un’esenzione ed evitare la multa di 100 euro
Dal primo febbraio scatta l’obbligo vaccinale per gli over 50 e partiranno anche le sanzioni per coloro che non hanno rispettato la norma
Le sanzioni verranno recapitate direttamente ai cittadini da AdEr, l’Agenzia delle entrate per la riscossione, l’ente pubblico autonomo collegato all’Agenzia delle entrate, che però svolge le funzioni esattoriali di quella che un tempo era Equitalia.
Sarà pari a 100 euro l’importo della sanzione di cui si occuperà AdEr, che svolgerà a tutti gli effetti un ruolo di postino: i dati anagrafici e l’indirizzo di residenza del cittadino da sanzionare verranno infatti forniti all’ente dal ministero della Salute, che a sua volta avrà i nominativi dalla Sogei, società informatica partner del Mef la quale, attraverso le tessere sanitarie, è in grado di determinare i cittadini senza vaccino ed incrociare questi dati con i codici fiscali.
I TEMPI DELLE SANZIONI PER I NO VAX
Vediamo nel dettaglio come funziona.
Secondo il decreto numero 1 del 7 gennaio 2022, che norma l’estensione dell’obbligo vaccinale, l’AdEr invierà dapprima una segnalazione al cittadino ancora inadempiente a partire dal primo febbraio, il cittadino avrà però dieci giorni di tempo per comunicare all’Azienda sanitaria locale competente territorialmente che ha, eventualmente, provveduto alla vaccinazione ma il dato non è ancora aggiornato, oppure che gode di un’esenzione, come previsto dalla circolare del ministero della Salute.
Successivamente l’Asl ha dieci giorni per trasmettere al ministero della Salute, e quindi a Sogei, i certificati di esenzioni e, qualora non vi siano motivi ostativi alla vaccinazione, la sanzione viene emessa entro 180 giorni dall’AdER.
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