Emergenza COVID-19, da AIFA via libera a test sull'uomo del Raloxifene: testato allo Spallanzani e all'Humanitas
Raloxifene, il farmaco del consorzio europeo Exscalate4CoV sarà oggetto di uno studio clinico su 450 pazienti con sintomi Covid moderati allo Spallanzani e all’Humanitas
La definizione di trattamenti per pazienti Covid+ paucisintomatici è importante quasi quanto il vaccino stesso: in uno scenario caratterizzato da numerose persone con sintomi lievi di coronavirus, consentirà cure meno invasive ma efficaci.
Raloxifene, la molecola usata per osteoporosi
Il raloxifene viene usualmente utilizzato, su prescrizione, per l’osteoporosi, soprattutto delle donne nel periodo di vita della menopausa.
Il brevetto per l’uso del farmaco contro il COVID-19 è stato depositato da Dompé farmaceutici, Fraunhofer Institute e Università di Lovanio al fine di promuovere l’accesso universale alle cure che ne potranno derivare, così come definito dalle linee guida del consorzio stesso.
Nella nota con cui il Consorzio ha annunciato l’avvio dello studio clinico si sottolinea che, ad oggi, «non ci sono ancora prove che il rapporto beneficio/rischio della molecola contro il Sars-CoV-2 sia positivo, né sul dosaggio da utilizzare. Per questa ragione, il farmaco non è autorizzato per l’uso in questa indicazione al di fuori di uno studio clinico».
Sarà interessante capire se il lodevole obiettivo verrà raggiunto, e quali benefici comporterà.
Per approfondire:
Covid-19, Osservatorio delle Regioni: “Meno decessi per coronavirus ma più pressione sugli ospedali”