Emergenza e sicurezza: c'è futuro per i veicoli ad alimentazione alternativa?
Alimentazione a idrogeno o alimentazione elettrica, fuel cell e ibrido. Cosa ne sarà di questi veicoli per il mondo della Polizia, della Sicurezza e dell’Emergenza sanitaria?
Siamo all’inizio del 2019 e sempre di più si vedono circolare per le nostre strade veicoli con una trazione diversa dal motore endotermico “classico”. Negli ultimi 25 anni ce stato il boom di motori turbo diesel sempre più performanti, poi l’arrivo dei GPL prima con impianti che venivano montati da ditte specializzate, poi direttamente dalle case, per arrivare ai motori ibridi ed elettrici puri.
Tante le scelte per i clienti nel campo dell’ibrido e qualcuna interessante per le elettriche pure al 100%, ma la nostra domanda è: a che punto è lo stato e i vari enti/corpi ad adeguare il loro parco auto in modo da essere più green? Lo andremo a scoprire con una serie di articoli mirati su dei veicoli particolari in forza principalmente alla Polizia di Stato e ai Carabinieri, ma anche alcune istituzioni locali stanno sperimentando delle soluzioni alternative.
Il primo veicolo di cui vi parleremo è la Hyundai iX35 Fuel Cell, un veicolo con alimentazione a idrogeno.
La casa coreana ha dato in comodato d’uso due veicoli alle forze di polizia italiane, uno alla Polizia Stradale di Bolzano e un’altra alla Legione Carabinieri del Trentino Alto-Adige.
Principalmente i veicoli vengono usati per il controllo delle aree di sosta lungo l’autostrada A22 del Brennero, in quanto il mediatore per tale sperimentazione è l’amministrazione dell’autostrada stessa, e secondo motivo, ma non meno rilevante, è proprio perché l’unico distributore e prima società in Italia ad installare nel 2014 una pompa di erogazione dell’idrogeno.
Le Forze di polizia Italiane sono le prime al mondo che sperimentano un veicolo del genere, e noi abbiamo intervistato Klaus Pescolderung, Vice Questore Aggiunto della Polizia Stradale di Bolzano e Tenete Colonnello Pigozzo, responsabile del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Bolzano, per sapere come si trovano con un veicolo rivoluzionario per l’impiego operativo.
La prima domanda è stata sul tipo di utilizzo delle vetture e, mentre i Carabinieri ne fanno un utilizzo prevalentemente nelle zone esterne limitrofe all’autostrada e aree di parcheggio, la Polizia Stradale la impiega per un controllo anche al suo interno, nelle stazioni di servizio, aree di sosta interne e lungo la dorsale di loro competenza.
Inoltre viene utilizzata per il pattugliamento ordinario dell’area e zone limitrofe in modo che venga sperimentata in terreni che non sono proprio quelli degli assi viari primari.
La seconda domanda, ovviamente, non poteva che essere su come ci si trovano all’utilizzo di questo veicolo ad idrogeno. Le risposte sono state unanimi sul giudizio più che positivo, sia per le prestazioni che nulla hanno da invidiare alle sorelle a gasolio, sia per l’ottima guidabilità sia su strade ad elevata scorrevolezza, come può essere l’autostrada, sia su tracciati urbani. Va sottolineato l’aspetto totalmente green del veicolo, cosa che colpisce favorevolmente i cittadini che si fermano interessati ad ammirarle durante il nostro servizio fotografico!
Ma come è un veicolo Fuel Cell per le Forze dell’Ordine?
Esternamente non si notano differenze con una iX35 con alimentazione ordinaria se non per delle scritte inequivocabili sul portellone posteriore “auto a idrogeno zero emissioni – wasserstoffauto null emissionen” ovviamente bilingue visto che siamo nella provincia autonoma di Bolzano, e una H2 sul tappo di rifornimento. Da notare che è l’unica auto dei Carabinieri ad avere le scritte bilingue proprio per la natura del mezzo.
La differenza con il modello tradizionale, però, si nota quando andiamo ad aprire il portellone del bagagliaio posteriore dove si nota il piano di carico più rialzato del solito e sotto nasconde, appunto, le celle ad idrogeno.
Risultato di anni di studi e ricerche, ix35 Fuel Cell rappresenta la terza generazione di Hyundai a idrogeno. La vettura garantisce un’autonomia massima di quasi 600 km con un pieno di idrogeno,con emissioni limitate al solo vapore acqueo generato dalle celle combustibili – unito al vantaggio di poter effettuare un rifornimento in pochi minuti.
Sicuramente quello dell’autonomia è un dato molto importante e unito al rifornimento rapido come una vettura tradizionale a gasolio/benzina, risulta un grosso vantaggio, rispetto alle vetture elettriche, per poter impiegare, un domani, le vetture su larga scala per le Forze dell’Ordine.
Durante il giro che abbiamo fatto sul veicolo in dotazione ai Carabinieri, la nostra sorpresa è stata grande nel notare una silenziosità del motore elettrico e con una accelerazione notevole, il che lo rende adeguato a sostituire la maggior parte dei veicoli con alimentazione tradizionale.
A nostro avviso questa classe di veicoli potrebbe fare la differenza nelle grandi città per combattere l’inquinamento, pensando anche a quanti veicoli pubblici di qualsiasi ente, corpo o istituzione ci siano in una città come, per esempio, Roma o Milano. Sarebbe uno strumento adeguato anche per incentivare la ricerca in questo settore e per essere anche all’avanguardia come parco auto.