Emergenza inquinamento in Cina
I bambini sono stati tenuti a casa, gli aerei messi a terra ed alcune autostrade chiuse a causa delle spesse nubi di smog apparse in una delle regioni più densamente popolate della Cina nordorientale.
Secondo l’agenzia di stampa Xinhua, la coltre di smog sarebbe tanto densa da ridurre la visibilità a 50 metri nel centro della città di Harbin, provincia di Heilongjian, e da costringere le autorità a chiudere temporaneamente l’aereoporto Taiping International.
Tutte le scuole primarie e secondarie ad Harbin sono state chiuse a causa dello smog e molte linee pubbliche di autobus sono rimaste ferme per lo stesso motivo, causando ritardi sui posti di lavoro. Alcuni video trasmessi dell’emittente televisiva cinese CCTV mostrano diverse persone, perse tra la nebbia dello smog qualche passo dalle telecamere, indossare maschere per coprire la bocca mentre camminano per le strade della città.
Si prevede che quest’ondata di fitto smog continui anche per tutta la giornata di martedì. “L’inquinamento è a livelli davvero alti ed è possibile vedere al massimo a 100 metri di distanza. Ieri la visibilità era addirittura ridotta a 20-30 metri. Si può sentire l’odore del fumo nell’aria“, dice un cittadino di Harbin. “Quest’ondata di smog è iniziata quattro giorni fa. Ho sentito dire che tutte le mascherine di protezione sono state vendute in città. La gente è molto arrabbiata e su internet impazzano discussioni. Tutto è iniziato quando la città di Harbin ha dato il via alla propria industria di riscaldamento basata sul carbone. Ogni anno, più o meno in questi mesi, la qualità dell’aria peggiora ma quest’anno la situazione è davvero critica“.