Fabrizio Pregliasco nel Giorno della Memoria: “ci accostiamo a questa giornata con commozione e turbamento”
Sono passati più di vent’anni dalla legge che ha istituito il Giorno della Memoria, dedicato al ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti
E, tutte le volte, ci accostiamo a questa giornata con commozione e turbamento.
Ogni anno ci avviciniamo a questo momento con un motivo in più, con un contesto che ci offre sempre più stimoli per farcelo sentire come un dovere necessario nei confronti dell’umanità intera.
Non possiamo non rivolgere un pensiero a David Sassoli, recentemente scomparso, che proprio su questa giornata aveva ammonito “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”.
È necessario infatti l’impegno di tutti e tutte noi contro le ideologie che ispirano violenza e che arrestano il vivere civile”.
Giorno della Memoria: “È necessario il ricordo del sacrificio di milioni di persone perché non succeda di nuovo”
“È necessario ribadire le parole di Liliana Segre “Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”.
Si è reso necessario condannare l’uso distorto della memoria della Shoah ed equiparare la necessità di vaccinarsi allo sterminio nazista.
Dignità, pace, uguaglianza e libertà sono principi costituzionali che da sempre ispirano il nostro agire di volontari e volontarie, anche come arma contro l’odio.
Continuare a indagare il ricordo, anche se quel ricordo è indicibile, è nostra responsabilità e un impegno al cospetto del quale non possiamo venir meno.
Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas
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