Focolai di COVID-19, dati alla mano sarebbero circa 10 in tutta Italia. Dichiarazioni di Speranza e Zampa
Mondragone, Palmi, Bologna, ma non solo. I focolai di COVID-19 in Italia sarebbero almeno 10. Le fonti di questa stima non sono gli opinabili (in tema di fake news, ovviamente) social, ma i massimi esponenti del nostro sistema sanitario nazionale.
FOCOLAI DI COVID-19, LE PAROLE DEL MINISTRO SPERANZA
“I piccoli focolai segnalati nelle ultime ore ci dicono che la battaglia non è ancora vinta e che serve gradualità e prudenza nelle prossime settimane” ha dichiarato in tema il ministro della Salute Roberto Speranza.
Nella trasmissione L’aria che tira, in onda su La7, gli ha fatto eco la propria sottosegretaria, Sandra Zampa:
«Non bisogna avere paura ma essere prudenti – ha dichiarato -, oggi siamo in grado di governare i nuovi focolai con molta più fermezza e anche con un margine di successo.
Anche le persone cosiddette debolmente positive dovrebbero restare in quarantena».
A CASALECCHIO DI RENO DUE CASI DI COVID-19, PIZZA CON FOCOLAI A LEGNA
Ancora a Bologna, come già alcuni giorni fa, nuovi casi di coronavirus sono venuti alla luce.
La scoperta è stata casuale: tutto è nato da un intervento dei Carabinieri per una rissa tra sette pakistani.
L’intervento, iniziato come tentativo di sedare una rissa, si è concluso con la scoperta di due casi di positività al coronavirus.
I due contagiati, fanno sapere i Carabinieri, sono pakistani e lavorano alla pizzeria ‘Capannina’ di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, e uno di loro, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, aveva continuato a lavorare pur sapendo di essere positivo.
La scoperta dei due casi di positività è arrivata a seguito di una serie di accertamenti svolti dai militari, che sono intervenuti per una rissa che ha coinvolto sette persone, tutte pakistane e di età compresa tra i 26 e i 43 anni, all’angolo tra via Porrettana e via Silvio Pellico a Casalecchio.
I sette, spiegano i Carabinieri, lavoravano in una pizzeria del paese, poi alcuni di loro si sono messi in proprio e hanno aperto un’altra pizzeria, la ‘Capannina’.
RISSA IN PIZZERIA, FUTILI MOTIVI E POSITIVITA’ COVID
Sul luogo della rissa, scoppiata per motivi legati alla concorrenza tra i due locali, i militari hanno trovato manici di scopa e bastoni di legno.
Dagli accertamenti svolti successivamente è appunto emerso che due dei lavoratori della ‘Capannina’ sono positivi al coronavirus: uno ha saputo di essere contagiato proprio grazie a questi accertamenti, mentre per quanto riguarda l’altro i Carabinieri hanno scoperto che era a conoscenza della propria positività, ma che nonostante questo aveva continuato a lavorare.
Vista la situazione, i sette pakistani, che sono stati tutti denunciati per rissa, e i due militari del Nucleo radiomobile della Compagnia di Borgo Panigale intervenuti sono stati posti in isolamento, e l’Ausl ha avviato gli accertamenti sul locale, per il quale dovrebbero scattare delle pesanti sanzioni e, molto probabilmente, la chiusura.
Sempre l’Azienda sanitaria dovrà poi fare le comunicazioni del caso all’Autorità giudiziaria per quanto riguarda la violazione delle norme anti-contagio.
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