Giappone, verrà esteso ad altre sette Prefetture lo stato di emergenza: limitazioni Covid fino al 7 febbraio
Le limitazioni Covid sono una prerogativa tutt’altro che italiana: in Giappone sono in vigore da tempo in alcune regioni, o più propriamente Prefetture, e in queste ore è attesa una notevole estensione delle misure
Limitazioni Covid, l’invito alla disciplina del governo ai cittadini in Giappone
Le persone verranno incoraggiate a rimanere in casa, le aziende a favorire il telelavoro e i ristoranti e i locali notturni ad anticipare la chiusura alle ore 20 È attesa tra oggi e domani, al termine della riunione del comitato di esperti del ministero della Salute, la dichiarazione del primo ministro Yoshihide Suga in merito all’estensione dello stato di emergenza, finora dichiarato per Tokyo e le vicine Saitama, Chiba e Kanagawa, ad altre sette prefetture.
Si tratta delle aree di Osaka, Kyoto, Hyogo, Aichi, Gifu, Fukuoka e Tochigi, alle quali verranno estese le medesime misure previste per la capitale fino al 7 febbraio.
Limitazioni Covid necessarie: terapie intensive in Giappone giunte al limite
La decisione, che verra’ riferita alle Camere nella giornata di domani, mira a fornire copertura giuridica e strumenti adeguati ai governatori locali per fronteggiare la crescente diffusione del virus, che sta mettendo sotto pressione il sistema sanitario, con il 70% dei posti letto di terapia intensiva già occupati a Osaka e quasi il 90% a Tokyo.
Le persone verranno incoraggiate a rimanere in casa, le aziende a favorire il telelavoro e i ristoranti e i locali notturni ad anticipare la chiusura alle ore 20.
La dichiarazione dello stato di emergenza del governo centrale fornisce copertura giuridica agli atti degli amministratori locali quali richieste alla popolazione, confische di beni e strumenti e la pubblicazione delle liste dei soggetti che si rifiutano di collaborare, come unica misura sanzionatoria prevista allo stato attuale per rafforzare i precetti.