Il numero unico per le emergenze 112 è davvero uno "spreco" come dicono i sindacati?
I sindacati di polizia, i sindacati degli infermieri e i sindacati dei Vigili del Fuoco terranno il prossimo 30 giugno una conferenza contro l’istituzione del NUE112.
TORINO – Sono ben sei le sigle sindacali che il 30 giugno prossimo a Torino si uniranno in una conferenza stampa per contestare l’istituzione del numero unico 112 in tutta Italia. Si tratta dei sindacati SAP, SIAP e SIULP per le forze dell’ordine, NurSind per gli infermieri, CONAPO e FNS Cisl per i Vigili del Fuoco. Secondo quanto ricostruito dall’annuncio, la CUR (centrale unica di risposta) è “Un moltiplicatore di inefficienze e sprechi che con l’introduzione di un passaggio in più ha allungato i tempi di risposta, secondo una strategia scellerata che ha di fatto moltiplicato le criticità e i rischi”. Il 30 giugno a Torino saranno proposte alternative a questo modello, spiegano in una nota i sindacati congiunti.
Perché sono tutti uniti contro il 112?
E’ una novità vedere Infermieri, Vigili del Fuoco e Agenti di Polizia uniti contro il NUE112. Secondo i sindacati i 30/60 secondi di tempo che la centrale unica impiega per raccogliere le informazioni di base relative a identità del chiamante, luogo dell’evento e tipologia dell’incidente, sono secondi che “mettono a rischio la sicurezza dei cittadini: l’introduzione di un passaggio in più ha allungato i tempi di risposta secondo una strategia scellerata che ha moltiplicato le criticità”.
Sale Operative, non centralini
Il punto focale dell’intervento pare essere la riduzione delle attività delle centrali operative di risposta di ogni singolo corpo che – dove è attivo il numero unico – ricevono la chiamata e i dati di scheda dal personale NUE. “Le sale operative non sono centralini, come alcune etichette superficiali hanno sempre lasciato intendere, bensì luoghi strategici dove le decisioni devono essere rapidissime, con poche notizie a disposizione. Le sale Operative cominciano il soccorso all’atto di ‘alzare la cornetta’ spesso facendo la differenza tra la vita e la morte prima dell’arrivo sulla scena”.
Per i sindacati “esistono soluzioni alternative, applicabili a costo zero che permetterebbero alla macchina dei soccorsi di muoversi in tempi rapidissimi e in modo appropriato”.
Per questi motivi il 30 giugno le organizzazioni sindacali hanno indetto una conferenza stampa nel corso del quale si illustreranno i rischi del nuovo sistema e le possibili alternative. L’appuntamento è alle ore 11.30 Cascina Marchesa, circoscrizione 6 corso Vercelli 141 / 7, Torino.