Invasione dell’Ucraina, il Ministero della Salute diffonde un vademecum per un attacco chimico o ad impianti chimici
L’invasione dell’Ucraina sta entrando in una seconda fase, e gli impianti chimici sono un possibile target degli attacchi: il Ministero della Salute ha diffuso un vademecum per i cittadini sul cosa fare in caso di questo genere di attacco o di bombardamento di impianti chimici
In realtà alcuni impianti sono già stati bombardati nelle repubbliche autoproclamate, e questo deve aver in effetti indotto alla pubblicazione il governo ucraino.
Attacco chimico, le indicazioni date ai cittadini dell’Ucraina
Gli attacchi chimici danneggiano l’ambiente e possono uccidere tutti gli esseri viventi.
In caso di attacco chimico o incidente in un impianto chimico è necessario:
- chiudere ermeticamente finestre e porte, prese d’aria, camini,
- sigillare le crepe nelle finestre con carta o nastro adesivo,
- accendere la TV o la radio per ulteriori istruzioni,
- avvertire i parenti di pericolo e possibile evacuazione,
- spegnere elettrodomestici e gas.
In caso di evacuazione, portare un kit di pronto soccorso.
Vestiti in modo che ci sia meno pelle esposta possibile.
Utilizzare maschere antigas o bende di garza di cotone imbevute di acqua o, preferibilmente, una soluzione al 2-5% di bicarbonato di sodio (se alterato dal cloro), acido acetico o citrico (se alterato dall’ammoniaca).
Con cautela e senza panico, esci dalla stanza usando le scale.
Non correre per strada, non toccare nessun oggetto, non entrare in una pozzanghera.
Non mangiare né bere nulla!
Attacco chimico con emissioni di cloro e ammoniaca: provare a spostarsi in salita se diffuso cloro, in caso di emissioni di ammoniaca spostarsi in pianura
Lascia l’area interessata il prima possibile, muovendoti nell’aria o nel vento.
Pronto soccorso in caso di avvelenamento da cloro
La vittima deve essere immediatamente portata all’aria aperta, ben coperta e lasciata respirare il vapore acqueo o una soluzione di soda aerosol allo 0,5% per 15 minuti.
Non permettere alla vittima di muoversi autonomamente.
La vittima può essere trasportata solo in posizione supina.
Se necessario, eseguire la respirazione bocca a bocca.
Il mezzo principale per combattere il cloro è l’acqua.
Pronto soccorso in caso di avvelenamento da ammoniaca
La vittima deve essere portata immediatamente all’aria aperta.
La vittima deve essere trasportata in posizione supina.
Fornire calore e pace, dare ossigeno idratato.
Se possibile, lavare il contaminante depositato dal corpo, cambiare i vestiti.
Pronto soccorso in caso di avvelenamento da fosgene
La vittima deve essere portata immediatamente all’aria aperta.
Se necessario, somministrare ossigeno, sciacquare gli occhi con acqua tiepida.
Una persona esposta al fosgene deve essere osservata per 48 ore, poiché durante questo periodo può svilupparsi edema polmonare.
Pronto soccorso in caso di avvelenamento da fosfina
La vittima deve essere portata immediatamente all’aria aperta.
La possibile contaminazione della vittima deve essere lavata via e gli indumenti cambiati.
Se necessario, somministrare ossigeno, carbone attivo al ritmo di 1 grammo per chilogrammo di peso corporeo.
Pronto soccorso in caso di avvelenamento da acido cloridrico
La vittima deve essere portata immediatamente all’aria aperta.
È necessario lavare via dalla vittima l’eventuale inquinamento per almeno tre minuti e cambiarsi i vestiti.
Se necessario, sciacquare gli occhi con acqua naturale o soluzione salina per 15 minuti.
Dare alla vittima quanta più acqua possibile da bere.
Ucraina, risposta ad un attacco chimico: Pronto soccorso in caso di avvelenamento da ossido di azoto
La vittima deve essere portata immediatamente all’aria aperta.
È necessario lavare via la possibile contaminazione della vittima per almeno 15 minuti e cambiarsi i vestiti.
Sciacquare gli occhi della vittima per almeno 15 minuti.
Dare alla vittima quanta più acqua possibile da bere.
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