Iss: “In Italia grazie ai vaccini evitati 8 milioni di casi e 150mila morti per Covid”
La stima Iss si riferisce al periodo tra il 27 dicembre 2020, data di inizio della campagna vaccinale, e il 31 gennaio 2022
La campagna vaccinale contro il Covid-19 in Italia ha permesso di evitare circa 8 milioni di casi, oltre 500.000 ospedalizzazioni, oltre 55.000 ricoveri in terapia intensiva e circa 150.000 decessi.
La stima, che si riferisce al periodo tra il 27 dicembre 2020, data di inizio della campagna vaccinale, e il 31 gennaio 2022, è riportata nel rapporto ‘Infezioni da SARS-CoV-2, ricoveri e decessi associati a Covid-19 direttamente evitati dalla vaccinazione‘ appena pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità.
Alcuni dei risultati principali esibiti dalla stima di Iss:
Dall’inizio della campagna vaccinale al 31 dicembre 2021, si stima che siano stati evitati, grazie alla vaccinazione, un totale di 2.8 milioni di casi (range 2.8 mln-3.4 mln), 290mila ospedalizzazioni (218mila-400mila), 38mila ricoveri in terapia intensiva (27mila-54mila) e 78mila decessi (54mila-114mila).
Queste cifre rappresentano rispettivamente il 43%, il 58%, il 57% e il 64% degli eventi attesi (cioè quelli osservati più quelli evitati);
Solo nel mese di gennaio 2022, caratterizzato dalla predominanza della variante Omicron, altamente diffusiva, in cui sono state osservate un totale di 4.3 milioni di diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, la vaccinazione ha permesso di evitare un totale di 5.2 milioni di casi di infezione (range 4.3 mln-6,4 mln), 228mila ospedalizzazioni (161mila-384mila), 19mila ricoveri in terapia intensiva (13mila-31mila) e 74mila decessi (48mila-130mila).
Queste cifre rappresentano rispettivamente il 55%, l’83%, l’86% e l’87% degli eventi attesi a gennaio 2022;
Il 72% dei decessi complessivi è stato evitato per le persone di età pari o superiore a 80 anni, il 19% nella fascia 70-79, il 7% nella fascia 60-69 e il 3% sotto i 60 anni;
Iss: la distribuzione degli eventi evitati non è stata omogenea durante il periodo studiato
Nella prima metà del 2021, dovuto alla bassa copertura vaccinale, il numero di eventi evitati è stato limitato.
Invece, durante la seconda metà del 2021 e durante gennaio 2022 si stima che la vaccinazione ha evitato più della metà degli eventi attesi.
Il calcolo è stato fatto con una metodologia, inizialmente sviluppata per i vaccini antinfluenzali ma già applicata in altri paesi per studi relativi a Sars-CoV-2, che utilizza i dati della Sorveglianza Integrata e dell’anagrafe nazionale vaccini del ministero della Salute.
Questo approccio si basa sull’idea che l’impatto settimanale della vaccinazione sugli eventi studiati (casi notificati Covid-19, ricoveri, ricoveri in terapia intensiva e decessi) può essere stimato combinando l’efficacia vaccinale verso l’evento di interesse, la copertura vaccinale settimanale e il numero settimanale di eventi osservati.
Questa stima è detta diretta in quanto non considera il possibile impatto indiretto della stessa vaccinazione sulla popolazione non vaccinata (ad esempio: le infezioni evitate tra i vaccinati potrebbero aver contenuto la trasmissibilità complessiva osservata in Italia).
Per approfondire:
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