Juniò, solo in Libia, attraversa il Mediterraneo: soccorso da Sea Watch, riabbraccia la mamma a Crotone / VIDEO

La corsa tra le braccia della mamma, il sorriso aperto e le lacrime di gioia. Pochi giorni fa, Juniò si è potuto finalmente riunire alla sua famiglia, grazie all’aiuto del RFL di Croce Rossa Italiana

 

JUNIO’ , LA STORIA NARRATA DA RFL DI CROCE ROSSA ITALIANA

Aisha, suo marito, Juniò e Rama erano scappati dalla Costa D’Avorio nel 2018 perché la donna non voleva che la figlia subisse la pratica dell’infibulazione.

Arrivati in Libia dopo un lunghissimo viaggio la donna è rimasta vedova e considerati i rischi che lei e Rama avrebbero corso rimanendo nel paese nordafricano, ha deciso di imbarcarsi per l’Italia sfidando il mare e il freddo di febbraio 2020.

Il timore di non farcela era altissimo, così ha pensato di affrontare la navigazione da sola con Rama, lasciando Juniò in Libia, affidandolo alle cure di una connazionale e pregando affinché non gli accadesse niente di grave.

La 22enne è arrivata in Italia insieme a Rama alla fine di febbraio e poi è stata trasferita dalla Sicilia al Cara di Crotone, con il pensiero di suo figlio a farle compagnia ogni giorno.

IL LAVORO DEL SERVIZIO RFL DI CROCE ROSSA

Quattro mesi dopo dopo Juniò ha deciso di intraprendere lo stesso viaggio, insieme a quella donna che si era presa cura di lui. Soccorsi nel Mediterraneo dalla Sea Watch, sono stati trasportati entrambi sulla nave quarantena Moby Zaza, dove sono rimasti in isolamento per le misure anticovid.

A quel punto gli operatori del servizio Restoring Family Links della Croce Rossa Italiana si sono subito attivati, hanno rintracciato la mamma nel CARA di Isola Capo Rizzuto a Crotone, effettuato le verifiche del caso e poi messo in contatto Juniò e mamma Aisha, tramite videochiamate.

E pochi giorni fa l’abbraccio, al termine della quarantena, quando Juniò è stato trasferito nella cittadina calabrese insieme a 121 persone migranti ospitate sulla Moby Zaza.

Dall’inizio dell’anno sono oltre ventottomila le persone migranti approdate sulle coste europee, 339 quelle che hanno perso la vita in mare e oltre 1500 quelle intercettate nel Mediterraneo, respinte in Libia e di cui si sono perse le tracce.

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FONTE DELL’ARTICOLO:

SITO UFFICIALE DI CROCE ROSSA ITALIANA

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