La crociera da incubo termina a Mobile (USA)
Una crociera dovrebbe essere un sogno, invece talvolta, e abbiamo in mente tutti quelle immagini terribili dello scorso inverno, quelle della Costa Concordia, può diventare un incubo. Ciò che è successo ancora una volta ad una nave della Carnival, ha dell’incredibile; un’emergenza continua, lungo un viaggio che doveva essere per alcuni il sogno di una vita.
Carnival Triumph, 287 metri, un enorme galleggiante extra lusso: saune, piscine, ristoranti splendidi, rifiniture fenomenali eccetera. Un momento di buio, poi domenica scorsa, nel bel mezzo del tragitto, nel Golfo del Messico, un’esplosione e i motori della nave saltano assieme alla corrente elettrica.
L’operazione di soccorso dei rimorchiatori – L’operazione di soccorso secondo le prima testimonianze non è stata per niente semplice. Le condizioni meteo erano pessime e uno dei cavi che avrebbe dovuto tenere ferma la nave una volta agganciata al rimorchiatore, all’improvviso, durante l’operazione di recupero, si è spezzato, complicando ancora di più la situazione e creando ulteriori disagi.
Solamente nella notte tra mercoledì e giovedì la nave è stata rimorchiata e dunque trainata verso la città di Mobile, Stati Uniti. Le persone a bordo hanno vissuto momenti di panico e di emergenza incredibile. Una situazione assai particolare si è verificata proprio per il fatto che mancando la corrente elettrica a causa dell’esplosione, i passeggeri e l’equipaggio hanno dovuto cavarsela, immersi in una situazione paradossale, con tutta una serie di disagi che possiamo immaginare: cibi avariati, precarissime condizioni igieniche, i sanitari guasti, eccetera.
I passeggeri all’arrivo a Mobile hanno fatto intendere chiaramente di aver vissuto le giornate a bordo della nave come un vero e proprio incubo. Il rischio di malattie per questi sfortunati, dicono gli esperti, in questo tipo di situazioni, può essere molto elevato e conviene controllarsi adeguatamente.
Sono già pronte le prime iniziative per ottenere un congruo risarcimento danni da parte dei passeggeri infuriati nonostante le scuse ufficiali dell’armatore dopo le ben 5 ore di durata dell’operazione di sbarco nel porto di Mobile.