Libia: l'evacuazione dei feriti grazie a una compagnia italiana
La Libia è tornata da settimane un teatro di guerra difficile e complesso, pieno di insidie e terroristi armati che non si curano di sparare su dei nemici o su dei soccorritori. EmergencyRoom oggi parla di una collaborazione nata fra il Governo Libico e l’operator italiano Air Medical, con una bella intervista all’operation menager Francesco Reggiani. Ecco alcuni frammenti dell’intervento:
“L’emergenza sanitaria in Libia ha raggiunto livelli fino ad oggi raramente incontrati in altre crisi internazionali” ci dice Reggiani, e continua raccontandoci l’operato della compagnia in questi giorni.L’equipe italiana è stata infatti incaricata dal ministero libico già dall’inizio dei conflitti. Negli ultimi giorni però la situazione è degenerata e l’intervento dei sanitari italiani è andato progressivamente intensificandosi; ad oggi il turnover di medici, infermieri e piloti è praticamente ininterrotto. L’attività di Medevac dalle città di Misurata e di Tripoli, verso più sicure e attrezzate città del bacino del Mediterraneo, è praticamente costante.Negli ultimi tre giorni in particolare, l’impegno è concentrato nel trasferimento di 20 giovani feriti dalla città di Tripoli verso la capitale turca Istanbul. Sono tutti pazienti critici, con ferite da arma da fuoco e traumi da esplosione; la maggior parte intubati e in condizioni definite instabili.”Nello stato africano le strutture ospedaliere e la rete di assistenza sanitaria sono ormai inesistenti; è quindi estremamente difficile” contina Reggiani “conoscere esattamente le condizioni e il numero dei feriti che troveremo all’aeroporto di Tripoli ad attenderci. La scorsa notte ad esempio, siamo atterrati per prelevare un ragazzo ferito alla taste da un’arma da fuoco. Al nostro arrivo abbiamo trovato tre ambulanze con un totale di quattro feriti, tutti molto gravi. Una volta scelti rapidamente i due pazienti che sembravano più instabili, abbiamo iniziato le manovre di caricamento e decollo.”
L’intervento di soccorso sanitario, già comlesso per la gravità e il numero dei feriti, viene chiaramante reso ancor più difficile dalla situazione di pericolo in cui gli oeratori si trovano ad operare.
Come ci racconta l’ultima equipe rientrata all’aeroporto di Milano, già durante gli avvicinaenti all’aeroporto di Tripoli è possibile notare numerose colonne di fumo elevarsi dal centro e dalla periferia della capitale; segnali inconfondibili che i combattimenti stanno continuando ad ogni ora del giorno e della notte. Una volta a terra inoltre, dall’interno dell’aeroporto, si sentono inconfondibili i suoni degli spari e dei mortai.
Le operazioni di Medevac continueranno anche nelle prossime ore, nonostante gli approvvigionamenti di carburante agli aeroporti libici stanno ormai terminando. Il ministero della salute locale garantisce comunque che, per il momento, le scorte di carburante verranno riservate ai voli sanitari.
Air Medical sta coordinando tutte le attività di volo e sanitarie dalla propria centrale operativa che per l’occasione è stata rinforzata. E’ presente un medico h/24 che opera il triage da remoto, due tecnici aeronautici per la preparazione e predisposizione dei piani di volo ed un supporto logistico per le operazioni ground.