L'uso corretto della radio per comunicare durante una missione
Uso corretto della radio, dei telefoni cellulari e dei sistemi di trasmissione in dotazione
Durante ogni tipo di comunicazione, occorre ricordare alcune cose semplici, che possono apparentemente sembrare scontate, ma che possono rivelarsi di fondamentale importanza nella gestione di una chiamata di soccorso:
- Prima di comunicare, avere già chiaro in mente ciò che occorre trasmettere
- Accertarsi che nessuno stia già comunicando
- Specificare prima il chiamato, poi il chiamante
- Essere più chiari possibile
- Evitare discorsi inutili, utilizzando prevalentemente e al meglio la terminologia e i codici stabiliti
- Mantenere la calma, e ascoltare
- Non dare mai nulla per scontato
- Utilizzare la terminologia corretta, evitando di utilizzare un termine se non se conosce appieno il significato
- Non utilizzare i termini medici in maniera impropria
- Evitare assolutamente comunicazioni personali
- Accertarsi che il ricevente abbia ricevuto e compreso le informazioni trasmesse
La radio ricetrasmittente
La radio rappresenta senz’altro il sistema di comunicazione più rapido, efficace e sicuro sui mezzi di soccorso. Essa permette infatti di comunicare con la propria sede, con gli altri mezzi (compresa l’automedica e l’elicottero) e, soprattutto, con la Centrale Operativa.
L’utilizzo di comunicazioni radio rappresenta un supporto necessario per il coordinamento delle squadre impegnate nelle emergenze. Rispetto all’uso del telefono cellulare, l’utilizzo della radio presenta una serie di vantaggi: costi nettamente inferiori (l’utilizzo della rete è gratuito); tutti gli operatori possono ascoltare la conversazione e quindi tutti possono essere aggiornati in tempo reale sull’evoluzione degli interventi; le radio possono inoltre coprire aree in cui è assente o scadente la ricezione dei telefoni cellulari.
La radio ricetrasmittente funziona su un canale caratterizzato da una frequenza di trasmissione e da una frequenza di ricezione. Se la frequenza di trasmissione è uguale alla frequenza di ricezione, il canale è definito “simplex”: è la condizione in cui viene instaurata una comunicazione diretta tra radio che non sono distanti (meno di qualche chilometro) senza l’utilizzo di un ripetitore.
Quando le distanze sono superiori, o la morfologia del territorio pregiudica la propagazione delle onde radio, si utilizza un ripetitore di segnali che utilizza un canale a due frequenze, definito semiduplex, che riceve il segnale sulla frequenza 1 e lo diffonde simultaneamente sulla frequenza 2.
Un canale radio consente solo una comunicazione alla volta, quindi i due interlocutori non possono parlare contemporaneamente; il primo che preme il tasto di trasmissione prende la linea e può parlare, nel frattempo tutti gli altri possono solo ricevere.
Con la nuova tecnologia digitale (standard TETRA e DMR) sono state recentemente introdotte nuove peculiarità come ad esempio la possibilità di avere comunicazioni più chiare, eliminando i disturbi provocati da rumori elettrici ed interferenze, la possibilità di comunicazioni cifrate e quindi non ascoltabili da terzi, la possibilità di trasmissione dati (messaggi di testo, stati avanzamento missione, radiolocalizzazione GPS,…), l’interconnessione radio-telefono e consumi sensibilmente ridotti nei ricetrasmettitori portatili, consentendo maggiore autonomia di batteria.