Coronavirus, Milano come Whan: strutture per Covid-19 in tempi record
L’Italia sta reagendo. Grazie a chi si spende per la salute di tutti, e ora anche in virtù di una maggior consapevolezza da parte dei cittadini. Tutti stanno facendo fronte all’emergenza Covid-19.
Coronavirus, la situazione in Lombardia:
Regione più colpita è la Lombardia: dei 12.839 casi di positività alla Sars-Cov2 censiti mentre scriviamo, 8.725 sono localizzati nella regione del governatore Fontana.
E proprio da Milano parte una sorta di riscossa sanitaria: la decisione di queste ultime ore, annunciata dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, è di convertire una struttura della zona Fiera, l’area del Portello, a ospedale temporaneo. Quasi 600 posti letto da adibire a terapia intensiva.
La struttura verrà approntata in sei giorni. Di lì la naturale liaison con la risposta del governo cinese nell’epicentro del Covid-19, Wuhan.
Coronavirus, la risposta passa da infermieri, operatori socio sanitari e medici
Un problema tra i più annosi riguarda però il personale medico-sanitario: un decennio di tagli e “ottimizzazioni” ha fortemente pregiudicato la possibilità di rispondere adeguatamente alla situazione, e sono molte le regioni italiane che stanno preparando piani assunzioni o chiamate ad infermieri in pensione o comunque altrove impiegati.
Nel nuovo erigendo ospedale saranno 1.200 gli infermieri che verranno spalmati sui vari turni di lavoro, ma si è resa necessaria una richiesta di aiuto alla sempre attenta e pronta Protezione Civile, che a sua volta si sta organizzando. Essenziale risulta essere anche l’apporto di specializzandi e neo laureati.
Covid-19, la risposta del paese
Ai quali, però, occorrerà fornire un numero di mascherine e camici adeguato, che è un altro problema sul tavolo. Non solo di questi ultimi, in realtà: nelle fabbriche italiane si stanno moltiplicando gli scioperi spontanei degli operai, che non si sentono adeguatamente protetti nello svolgimento del proprio lavoro. Un tema non troppo distante da quanto vivono migliaia di infermieri e Oss, veri uomini e donne da trincea di questa guerra sanitaria in pieno svolgimento.
Nel frattempo il coronavirus approda in altre parti del mondo, e sono molte le nazioni che osservano il nostro paese con sguardo più attento e, in qualche caso, meno di sufficienza.
La situazione è in evoluzione, tutti si stanno prodigando: non resta che osservare se ciò determinerà effetti positivi sufficienti.