Moncalieri, clochard perde la vista: la Croce Rossa lo soccorre ed accompagna nel percorso di cura
Moncalieri, Croce Rossa protagonista di una bella storia di solidarietà e vicinanza. Solo e disorientato, D. – un clochard di 60 anni con problemi di vista – ritrova la vista grazie all’intervento del Comitato Croce Rossa di Moncalieri.
L’uomo senza dimora, originario del Congo, dopo essere sfuggito alla guerra nel suo Paese, era arrivato in Italia alla ricerca di una condizione di vita migliore ma, ormai da quasi un anno, vagava per strada e, avendo da poco perso la vista, viveva in condizioni di totale disagio e smarrimento.
In aiuto dell’uomo i Volontari della Croce Rossa di Moncalieri
A soccorrere l’uomo, dopo la segnalazione arrivata dai Vigili Urbani del capoluogo piemontese, sono stati proprio i Volontari della Croce Rossa di Moncalieri che lo hanno ritrovato su una panchina in città, infreddolito e completamente disorientato.
I volontari CRI si sono assicurati delle sue condizioni e lo hanno accompagnato presso un centro specializzato, dove gli è stata diagnosticata una forte cataratta che necessitava di un’operazione urgente.
Nonostante le difficoltà legate al Covid-19 e i pochi posti disponibili nelle cliniche, i medici dell’Ospedale Oftalmico di Torino sono riusciti comunque ad operarlo con successo, offrendogli nuovamente la vista e strappandogli finalmente un sorriso di gratitudine.
Il pensiero del Presidente Croce Rossa di Moncalieri
“Una storia bella da raccontare, quella di D., senza dimora che è stato letteralmente adottato dalla comunità di Moncalieri”, racconta il Presidente del Comitato locale CRI, Alessandro Cogno.
“Dopo la segnalazione del Comune, il soccorso è stato possibile grazie a un’attivazione su più fronti che è riuscita a salvarlo dalla cecità che a un certo punto lo aveva colpito e che, se non trattata, avrebbe gravemente compromesso la sua già difficile situazione”.
Il Comitato Croce Rossa di Moncalieri ha accompagnare D. nel percorso clinico, dalle visite all’intervento, fortunatamente riuscito.
A colpire i volontari che lo hanno seguito è stato l’atteggiamento sempre gentile, quasi timido e immensamente riconoscente dell’uomo.
“Siamo fieri di questo lavoro di squadra.
Il contributo del nostro comitato, unitamente a quello delle istituzioni e persino dei privati cittadini, è stato determinante nel migliorare concretamente la situazione di una persona sola e in difficoltà”, conclude Cogno.