Mozione di sfiducia a Speranza, il 118 insorge: abbiamo dato il massimo, emergenza gestita nel migliore dei modi
Ieri il passaggio in Parlamento della mozione di sfiducia al ministro Speranza, respinta. Tra le righe, più o meno esplicita, una dichiarazione di insoddisfazione rispetto al mondo del 118 e dell’Emergenza Urgenza
Insoddisfazione respinta al mittente dai protagonisti, che hanno rivendicato la dedizione, la professionalità e talvolta il sacrificio della propria vita di chi ha operato in ambulanza o in centrale operativa.
Mozione di sfiducia, Mario Balzanelli (Sis 118): “assurdo mettere in discussione Speranza”
“E’ assurdo mettere in discussione il ministro Speranza, che ha meritoriamente predisposto un piano pandemico per la nazione, atteso da ben 7 anni, e peraltro proprio adesso mentre siamo nella fase più delicata di una transizione che vede le esigenze di riapertura del Paese interagire con la complessità della vaccinazione di massa e le evidenze di allarme rappresentate dalle varianti virali”.
Lo ha detto il presidente nazionale della Sis 118 Mario Balzanelli commentando la mozione di sfiducia al ministro della Salute
“Davanti alla catastrofe sanitaria – ha chiosato il dottor Balzanelli – che ha messo e sta mettendo in ginocchio il mondo intero, qui, tutti noi della Sanità italiana, a partire dal ministro della Salute, abbiamo dato il massimo davanti all’unico obiettivo di mettere in protezione la gente ed il Paese da questo sterminatore che, piaccia o meno, è il SARS-CoV2”.
E ha concluso: “In questa fase, occorre più che mai sostenere, confrontarsi, anche duramente, nei metodi e nella sostanza, ma in ogni caso costruttivamente contribuire e non cimentarsi nella solita nefasta abitudine del tiro al piattello di cui la Sanità nazionale ed il popolo italiano non hanno assolutamente bisogno”.
Sfiducia a Speranza, la reazione del 118: per Anaao “emergenza gestita nel migliore dei modi”
“A nostro avviso il Ministro Speranza ha gestito nel miglior modo possibile l’emergenza, con interventi che sono stati anche coraggiosi, come la decisione del primo lockdown, l’unica scelta possibile per evitare un vero e proprio disastro sanitario.
I numeri hanno dato ragione a questa decisione, considerando che a luglio 2020 avevamo appena 50 ricoverati nelle terapie intensive”.
Lo afferma Carlo Palermo, segretario nazionale di Anaao Assomed, il maggiore dei sindacati medici ospedalieri
Che aggiunge: “L’Anaao Assomed giudica assolutamente inopportuna la mozione di sfiducia al Ministro della salute Roberto Speranza presentata al Senato.
L’epidemia da Sars-CoV-2 che come operatori sanitari abbiamo dovuto affrontare è stata qualcosa di inedito, di sconosciuto, che ci ha costretti a operare in una totale assenza di linee guida e buone pratiche.
Anche la politica era impreparata e non aveva a disposizione un manuale d’uso che permettesse di affrontare il problema nel modo corretto”.
Secondo Palermo, “Certo, sono stati commessi anche errori, ma riteniamo siano più ascrivibili a scelte della politica in generale, alla necessità di contenere il disastro sanitario da un lato e quello economico e sociale dall’altro.
Queste scelte hanno portato purtroppo alla risalita dei contagi e alla seconda ondata in autunno.
E speriamo di non pagare allo stesso modo, nella seconda metà di maggio, le scelte effettuate ora.
Ma si tratta di scelte dell’Esecutivo, non imputabili al solo ministro della Salute”.
“Per quanto ci riguarda giudichiamo positiva la gestione del dicastero in questi mesi per l’enorme investimento fatto sulle assunzioni del personale sanitario e per gli incrementi sul Fondo sanitario nazionale dopo 10 lunghi anni di sottofinanziamento del sistema”, commenta il segretario Anaao.
E conclude: “Non possiamo attribuire alcuna responsabilità al Ministro Speranza per le criticità contenute nel Piano nazionale di ripresa e resilienza soprattutto per la scarsità dei finanziamenti sugli ospedali, dal momento che il suo piano prevedeva un investimento di 68 miliardi sulla sanità, destinandone agli ospedali 34,4”.
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