Novax da Covid-19: sintetizzati i vaccini, lo Stato potrà renderli obbligatori?
Il Covid-19 sta ponendo agli italiani nuovi quesiti, soprattutto in materia di libertà individuali.
Le polemiche relative all’app Immuni hanno riguardato soprattutto la privacy, ma è indubbio che più in generale è quello della libertà individuale, il tema che più di altri ha imposto la pandemia da coronavirus.
Libertà di spostamento, libertà dai dispositivi di protezione individuale, libertà di aggregazione e socialità, e via con un lungo elenco.
Tanti, tutti verrebbe da scrivere, attendono la scoperta di un vaccino, che pare arriverà nella primavera del 2021.
Anzi, è più corretto usare il plurale. Le case farmaceutiche all’opera, infatti, sono innumerevoli e non è ipotizzabile sarà sintetizzato un solo vaccino, quanto piuttosto vaccini differenti risultati ciascuno da approcci diversi al problema.
E questo aprirebbe ad una domanda: lo Stato potrà imporli ai propri cittadini?
Nell’ipotesi, tutt’altro che remota, di una componente “covid novax”, potrebbe il governo imporre sanzioni o preclusioni a chi rifiutasse di vaccinarsi? Avrà esso gli strumenti legislativi per costringere anche i più recalcitranti alla vaccinazione?
I VACCINI OBBLIGATORI IN ITALIA:
Nel nostro paese la vaccinazione è obbligatoria solo per i bambini, ai quali viene somministrata per una decina di malattie. In coda all’articolo, il testo della legge più recente, del 2017.
Alle vaccinazioni si associano i richiami. Il genitore (o il tutore di un minore) che non assolvesse agli obblighi previsti dalla legge, sarebbe soggetto a multe e precluderebbe al minore stesso la frequentazione del ciclo scolastico dell’infanzia.
I VACCINI PER GLI ADULTI:
Riassunto lo spirito della Legge n. 119/2017 del 31.07.2017 , che riguarda per l’appunto i bambini, resta aperta la domanda relativa agli adulti.
Allo stato attuale esistono solo vaccinazioni raccomandate, non obbligatorie.
Un quadro normativo che è figlio di uno spirito costituzionale “pre-Covid”: da molti decenni il mondo occidentale non si confrontava con un’epidemia tanto aggressiva e letale, e questo si è riflesso nella legislazione.
E’ proprio la nostra Costituzione, articolo 32, a ricordarci che a nessuno può essere imposto un trattamento sanitario, se non per disposizione di legge.
Il che sposterebbe per inciso il cerino nelle mani del governo, chiamato a far votare dal Parlamento una legge che imponga la somministrazione del vaccino anche contro la volontà del singolo.
VACCINI COVID-19 PER LEGGE:
L’ipotesi precedente, ancorché percorribile ma non semplice da applicare, avrebbe il sapore e l’odore dell’autoritarismo, è indubbio.
Su un piano legale e formale si tratterebbe de facto di un trattamento sanitario obbligatorio, del tutto simile a quello applicato ai soggetti con fragilità psichiatrica che possono costituire un pericolo per sé e per gli altri.
A sostenere un percorso di questo tipo sarebbe quindi un valore superiore, quello della sacralità della salute pubblica.
In subordine lo Stato potrebbe adottare una linea più morbida, simile a quella già esistente per i vaccini obbligatori dei bambini, da considerarsi dei trattamenti sanitari non coattivi, cioé non coercibili fisicamente: sanzioni economiche e limitazioni da stabilire per chi rifiuterà di sottoporsi al vaccino da Covid-19.
VACCINI COVID-19 E RITORNO ALLA NORMALITÀ:
Quale dei due ipotetici scenari si prefigurerà? E’ complicato, a dirsi: la comunità scientifica è già oggi molto divisa, riferendosi all’efficacia di un futuro vaccino.
E non stiamo alludendo a questo o quel virologo opinionista televisivo, bensì ad organismi istituzionali forti come l’Istituto Superiore di Sanità, l’Agenzia Europea del Farmaco e vari enti espressione dell’ONU.
Un qualsiasi avvocato difensore di cittadino refrattario al vaccinarsi avrebbe fonti autorevoli da citare nelle proprie istanze e nelle fasi dibattimentali.
Sarà quindi un 2021 interessante, da osservare con attenzione, quello che si propone: ci racconterà quanto abbiamo appreso da questo periodo così tragico e imprevisto.
L’epidemia da Covid-19 ha ridefinito tutta una serie di termini, quali lavoro, socialità, e…libertà. E’ un dato di fatto.
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