Palermo, all'Ospedale dei Bambini Babbo Natale ha chiesto l'aiuto dei soccorritori del CNSAS
Ospedale dei Bambini di Palermo protagonista di una bella fiaba. Babbo Natale ha sempre il suo bel daffare, in questo periodo. Così accade che una mano la riceva molto volentieri, ed in questo caso a dargliela sono stati i tecnici del Soccorso Alpino – CNSAS, che sono riusciti a regalare qualche minuto di spensieratezza ai piccoli pazienti della Pediatria
Natale 2020 all’Ospedale dei Bambini di Palermo
I soccorritori del Soccorso alpino e speleologico siciliano, appartenenti alla stazione Palermo-Madonie, si sono dedicati alla solidarietà regalando qualche minuto di spensieratezza ai piccoli degenti dell’ospedale pediatrico ‘Giovanni Di Cristina’ di Palermo.
D’intesa con la direzione sanitaria del nosocomio e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, dieci tecnici del CNSAS in costume da Babbo Natale si sono calati dal terrazzo del padiglione ‘Biondo’ e, per evitare qualsiasi contatto con i bambini e con il personale dei reparti visitati, si sono limitati a bussare sui vetri delle finestre mostrando cartelli di auguri.
“Per una volta abbiamo voluto derogare ai nostri compiti istituzionali per offrire qualche attimo di serenità ai bambini ricoverati in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia – dicono dal Soccorso Alpino -.
Avremmo voluto distribuire caramelle e giocattoli ma, per il rispetto delle norme anti-Covid, ci siamo limitati a portare un messaggio di augurio attraverso i vetri delle finestre”.
La felicità dei vertici dell’Ospedale dei Bambini per questa bella iniziativa di Natale
Da parte sua il direttore generale dell’Arnas ‘Civico Di Cristina Benfratelli’, Roberto Colletti, ha parlato di “una iniziativa che cerca di portare normalità in un momento di grande difficoltà”.
“I bambini – ha sottolineato il manager – hanno diritto a cure più umane rispetto agli adulti e quindi abbiamo ritenuto che i piccoli degenti ricoverati nei nostri reparti durante le feste natalizie avessero la necessità di viverle in maniera più serena facendo portare loro gli auguri dai Babbo Natale venuti dall’alto”.