La chetoacidosi diabetica è una complicanza metabolica acuta del diabete, caratterizzata da iperglicemia, iperchetonemia e acidosi metabolica. L’iperglicemia provoca una diuresi osmotica con significativa perdita di liquidi ed elettroliti

Un recente studio PECARN (Pediatric Emergency Care Applied Research Network) , pubblicato lo scorso autunno su Pediatrics , ha esaminato le seguenti domande:

• Quali fattori sono associati alle variazioni della concentrazione di sodio durante il trattamento della chetoacidosi diabetica (DKA)?
• Questi cambiamenti sono associati al cambiamento dello stato mentale e al danno cerebrale?

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Lo studio PECARN su chetoacidosi diabetica in età pediatrica

Studi retrospettivi, che esaminano i dati già raccolti, hanno mostrato associazioni tra diminuzione del sodio durante il trattamento con DKA e rischio di danno cerebrale.

Ma negli studi retrospettivi, il monitoraggio dello stato mentale nei pazienti è molto variabile, così come i tempi delle misurazioni degli elettroliti.

“Apprezzo questi risultati come medico che si prende cura dei bambini nel pronto soccorso”, afferma Julia Magana, MD, co-presidente del PECARN Dissemination Working Group.

“Questi risultati mi tolgono la pressione per mantenere alto il sodio. È una cosa in meno di cui preoccuparsi nei bambini con DKA”.

Queste domande sono state poste durante lo studio Fluid Therapies Under Investigation in Diabetic Ketoacidosis (FLUID) condotto in 13 centri PECARN negli Stati Uniti.

Lo studio FLUID ha stabilito che il tipo di regime fluido utilizzato non ha avuto un impatto significativo sugli esiti neurologici.

Infatti, contrariamente a quanto ci si sarebbe potuto aspettare sulla base di precedenti teorie sulle cause di danno cerebrale durante DKA, le stime puntuali hanno favorito un’infusione di liquidi più rapida.

I bambini in alcuni sottogruppi più gravemente malati avevano effettivamente uno stato mentale significativamente migliore durante la DKA con un’infusione di liquidi più rapida.

Leggi lo studio PECARN su chetoacidosi diabetica nei bambini in forma completa:

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Fonte dell’articolo:

PECARN