Porto Emergenza e Intersos: 6 ambulanze e una termoculla per l’Ucraina
Porto Emergenza insieme a Intersos per la spedizione di sei ambulanze in Ucraina, di cui una con a bordo una termoculla
La missione avviata lo scorso maggio dall’Associazione Onlus di Porto Mantovano è stata finalmente portata a termine: i mezzi di soccorso portati in terra Ucraina sono ora operativi.
Sei ambulanze sono arrivate a destinazione: tre a Lviv, una a Kryvyy Rih e due a Odessa, di cui una, quella con la termoculla, destinata a un ospedale pediatrico
Un oggetto “prezioso” lo definiscono gli operatori di Porto Emergenza, e non solo in senso economico.
La termoculla permette, infatti, di trasportare neonati, nati prematuri o con delle patologie verso un ospedale specifico che abbia cure mirate, rispetto a quello in cui è venuto alla luce il bambino.
Il sistema elettronico proprio della termoculla permette di monitorare costantemente i parametri vitali del neonato, il peso, la temperatura e il livello di ossigenazione.
Al suo interno, se necessario, è presente anche un aspiratore di secrezioni (suction unit) ed è possibile effettuare, qualora si rivelassero fondamentali, tutte le manovre salvavita.
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““Oggi – ha affermato, il 6 ottobre, Evangelos Tsilis, capo base Intersos – abbiamo raggiunto due ambulanze dall’Italia che sono state consegnate a due ospedali di Odessa.
Sappiamo che nelle situazioni di emergenza i nati prematuri sono sempre in aumento e sicuramente la termoculla sarà di aiuto per il trasporto di questi bambini dove necessario.”
Pioniera dell’idea è stata Intersos, l’organizzazione umanitaria italiana in prima linea per portare aiuto nelle emergenze alle persone vittime di guerre, violenze e disastri naturali
Obiettivo di Intersos era la raccolta di ambulanze – anche usate ma funzionanti e in buono stato – da poter donare all’Ucraina.
Per farlo, ha chiesto la collaborazione di Porto Emergenza, il quale si è rivelato fulcro logistico e organizzativo della missione.
E l’Associazione ha offerto il proprio contributo con grande piacere.
Erano gli ultimi giorni di aprile, quando Porto Emergenza, mettendosi subito all’opera, ha contattato il proprio meccanico-elettrauto di fiducia, la serigrafia e i vari volontari che si sono resi disponibili per prendere parte all’iniziativa.
I mezzi sono stati donati da alcune associazioni territoriali di Anpas e Intersos, assieme a Porto Emergenza, ha provveduto alla loro manutenzione
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Nel giro di qualche giorno, precisamente il 9 di maggio, è arrivata la prima ambulanza.
Durante la stessa mattinata, altre tre ambulanze sono state consegnate e nei dieci giorni successivi, sono pervenute anche le ultime due.
Ogni mezzo è stato, da subito, sistemato, tagliandato e revisionato dal meccanico.
In seguito, una volta lavate e sanificate internamente dai volontari di Porto Emergenza, le ambulanze sono state portate a far modificare le scritte di modo che fossero a norma con la normativa vigente in Ucraina.
I responsabili di Intersos Italia, Luca e Andrea, hanno controllato, assieme a Porto Emergenza, tutta la strumentazione specifica presente a bordo e valutato lo stato generale di ogni veicolo.
Dopo un’attenta analisi e dopo aver individuato l’ambulanza più adeguata a ospitare una termoculla, si è proceduto all’acquisto di quest’ultima e di una barella idonea per la sua collocazione
Una volta raccolta la strumentazione necessaria, il 12 settembre le ambulanze sono state portate con il carroattrezzi sulla rampa di carico per essere messe sui camion che le hanno portate fino a destinazione.
Durante il viaggio non ci sono stati imprevisti e i mezzi di soccorso sono arrivati a destinazione (tre a Lviv, una a Kryvyy Rih e due a Odessa).
“Organizzare questa spedizione da zero – spiegano la volontaria Denise e il responsabile di Porto Emergenza Paolo – è stato un lavoro che ha richiesto diverse collaborazioni e abilità di gestione logistica.
Insieme a Luca ed Andrea, però, abbiamo ottenuto un ottimo risultato e credo che la soddisfazione più grande stia proprio nell’aver contribuito a far arrivare là questi mezzi che permetteranno di salvare la vita a soldati ma anche a civili e soprattutto a dei bambini.”
Ora il programma di Porto Emergenza prevede di raggiungere la loro postazione di Palanca, in cui è presente una loro ambulanza e un ospedale da campo, per donare il materiale sanitario e i farmaci raccolti in questi mesi.
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