L’importanza di saper gestire le emergenze mediche a bordo di piccole e grandi imbarcazioni

Con il sopraggiungere della stagione estiva il mare si riempie di imbarcazioni da diporto a vela e a motore, e su tutte è imbarcato un significativo numero di persone. Equipaggi, se così li vogliamo definire, per lo più composti di persone che a tutto giustamente pensano tranne al fatto che la navigazione potrebbe, in ogni momento, trasformarsi in una emergenza medica più o meno importante. E, soprattutto, persone che nella loro quotidianità nulla hanno a che fare con le manovre necessarie in una criticità di natura sanitaria, anche piccolissima.

Non si pensa mai abbastanza infatti a quanto sia fondamentale, ad esempio, conoscere la manovra di Heimlich per salvare una persona dal rischio di soffocamento da cibo, o se siamo in grado di controllare il polso e il battito cardiaco, medicare una ferita praticando una fasciatura di emergenza o rimuovere un amo da pesca infisso in un dito, oppure sapere cosa fare in caso di vertigini, mal di mare, mal d’orecchio e difficoltà respiratorie, o ancora gestire situazioni più complesse come un infarto, una frattura o una emorragia in assenza di un contatto medico qualificato.

Rimarchiamo quindi la assoluta necessità per tutti i naviganti di avere a bordo la cassetta o valigetta di pronto soccorso tabella D, la quale risponde alla nuova normativa 06/2022 e che è obbligatoria sia per tutte le imbarcazioni da diporto che navigano oltre le 12 miglia dalla costa che per le barche da pesca costiera locale entro le 12 miglia. Queste valigette si trovano in tutti i negozi specializzati, devono avere determinate caratteristiche di resistenza, galleggiamento e chiusure di sicurezza.

Cosa deve contenere?

Il contenuto minimale deve essere:

• acqua ossigenata 250 mL;
• 1 laccio emostatico in nitrile;
• 1 busta di ghiaccio istantaneo;
• 1 pallone di rianimazione;
• 1 maschera oronasale adulti cal. 5;
• 1 maschera oronasale bambini cal. 2;
• 1 cinghia emostatica;
• almeno 10 bende di garza orlata alta 10 cm;
• 5 garze 18×40 sterili;
• 5 garze 20×20 sterili;
• 2 cerotti 10×6 cm;
• cotone idrofilo;
• 1 forbici Lister 14,5 cm;
• 1 paio di guanti sterili taglia L;
• 5 paia di guanti sterili misura unica;
• 1 contenitore recupero aghi e taglienti;
• 1 sfigmomanometro con fonendoscopio;
• 1 stecca per fratture;
• 1 flacone di clorexidina mL 500;
• 1 pulsossimetro;
• 1 termometro digitale;
• 1 coperta isotermica;
• 5 suture steri-strip 6×38 mm;
• Etichetta Nautica Tabella D decreto 2022;
• 1 Copia del decreto nautica G.U. 108 DM 10.5.2022.

La comunicazione, un aspetto decisivo

Fondamentale, inoltre, tenere l’elenco dei contatti di emergenza a portata di mano di tutte le persone imbarcate: per le emergenze in mare di particolare rilevo è sempre attivo il numero 1530, ufficialmente ricompreso tra le numerazioni di emergenza e quindi all’interno del servizio NUE112 – Numero di Emergenza Unico Europeo, grazie al quale le chiamate di soccorso confluiscono nelle Centrali uniche di risposta (CUR) regionali che a loro volta provvedono poi a trasferirle agli enti proposti alla risoluzione dei problemi posti.

È contattabile anche il Centro Internazionale Radio Medico: C.I.R.M., una fondazione ONLUS che offre supporto a chi si trova in situazioni di emergenza sanitaria mentre è in mare; è attivo 24 h su 24, 7 giorni su 7, completamente gratuito e contattabile attraverso le stazioni radiocostiere, via telefonica o via e-mail: ricordiamo i contatti, Tel. +39 06 59290263, http://www.cirm.it– telesoccorso@cirm.it.

Il manuale di primo soccorso in mare

Terza cosa, non meno importante, è avere a bordo un pratico manuale di primo soccorso in mare, adatto alla lettura di operatori occasionali e quindi non sanitari, in grado di guidare alla risoluzione dei problemi più banali e di affrontare correttamente quelli un poco più seri. Il C.I.R.M. stesso ha curato in tal senso un bel manuale edito dalle Edizioni Idelson Gnocchi e disponibile in tutte le librerie.

Fonti dell’articolo

• Idelson Gnocchi Press Release