Quarta dose di vaccino anti COVID-19: chi deve farla e perché

Quarta dose di vaccino Covid-19: con una circolare dell’11 luglio 2022, il Ministero della Salute ha raccomandato la somministrazione di una seconda dose di richiamo (secondo booster) con vaccino a mRNA a tutte le persone a partire dai 60 anni, nell’ambito della campagna vaccinale contro SARS-CoV-2/COVID-19

La raccomandazione vale anche per tutte le persone fragili di ogni età.

La decisione arriva in un momento di rialzo della curva pandemica e tiene conto della nota congiunta dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e del parere della Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

Chi deve fare la cosiddetta “quarta dose”?

La dose “booster” è una dose di richiamo successiva al completamento del ciclo vaccinale primario, che viene somministrata a distanza di un dato intervallo di tempo con l’obiettivo di mantenere o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave o addirittura fatale, o per esposizione professionale.

Perché fare la quarta dose?

La decisione della somministrazione di una seconda dose di richiamo è arrivata a seguito dell’aumentata circolazione del virus SARS-CoV-2 (in particolare per via della maggior trasmissibilità delle varianti Omicron) con ripresa della curva epidemica, che si è tradotta anche in un aumento dei ricoveri (incluse le terapie intensive, seppur in minor misura) e si basa sulle evidenze disponibili sull’efficacia della seconda dose di richiamo (secondo booster) nel prevenire forme gravi di COVID-19.

Prevenire le forme gravi di COVID-19: i vaccini sono fondamentali

I vaccini hanno svolto e continuano ad avere un ruolo fondamentale nel contenere la pandemia COVID-19: una persona che ha completato il ciclo vaccinale laddove si infettasse, corre un rischio minore rispetto a chi non è vaccinato o non ha completato il ciclo vaccinale. I vaccini disponibili infatti offrono una protezione molto alta dalle forme più gravi di malattia, riducendo la necessità di ricoveri ospedalieri e i decessi.

Chi deve fare la quarta dose?

La somministrazione di una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA (Comirnaty/Pfizer-BioNTech e Spikevax/Moderna) nei dosaggi autorizzati per la dose booster è raccomandata nelle persone a partire dai 60 anni di età e in tutti i soggetti fragili, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (tenendo come riferimento la data del primo tampone positivo).

Si ricorda infine che la priorità assoluta è vaccinare tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto né il ciclo di vaccinazione primaria, né la prima dose di richiamo (booster).

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Humanitas

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