Reazioni avverse ai vaccini Covid, le segnalazioni sono 109 ogni 100mila dosi
Reazioni avverse al vaccino Covid: al 26 dicembre 2021 sono state inserite complessivamente nella Rete nazionale di Farmacovigilanza 117.920 segnalazioni di sospetto evento avverso successivo alla vaccinazione su un totale di 108.530.987 dosi di vaccino, con un tasso di segnalazione di 109 segnalazioni ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal vaccino e dalla dose
Le segnalazioni riguardano soprattutto Comirnaty-Pfizer (68%), che è stato il vaccino più utilizzato e solo in minor misura Vaxzevria-AstraZeneca (19,8%), Spikevax-Moderna (10,8%) e vaccino Covid-19 Janssen-Johnson&Johnson (1,4%).
Sono alcuni dei dati principali che emergono dal Rapporto annuale sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19, presentato oggi.
REAZIONI AVVERSE: NELL’83% DEI CASI SONO EFFETTI NON GRAVI
Il Rapporto mette in luce che l’83,7% (98.717) delle segnalazioni inserite è riferita a eventi non gravi, con un tasso di segnalazione pari a 91/100.000 dosi somministrate, e il 16,2% (19.055) a eventi avversi gravi, con un tasso di 17,6 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose somministrata e dal possibile ruolo causale della vaccinazione.
Scorrendo le pagine del Rapporto si legge inoltre che per tutti i vaccini gli eventi avversi più segnalati sono stati febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea.
Gli eventi riportati sono perlopiù non gravi e già risolti al momento della segnalazione.
Fino ad un 64% di effetti indesiderati è stato rilevato nel gruppo placebo degli studi clinici ed è riferibile al cosiddetto effetto nocebo.
MENO REAZIONI AVVERSE DOPO TERZA DOSE
Il tasso di segnalazione dopo la terza dose è di 21,7 segnalazioni ogni 100.000 somministrazioni, inferiore a quanto osservato per le dosi del ciclo primario.
SÌ AL VACCINO IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
La vaccinazione per Covid-19 è indicata sia in gravidanza sia in allattamento e non emergono particolari problemi di sicurezza dai dati di farmacovigilanza e di studi ad hoc in questa popolazione.
Non vi sono evidenze che suggeriscano che i vaccini anti Covid-19 possano influenzare negativamente la fertilità in entrambi i sessi.
È quanto emerge dal Rapporto annuale sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19, presentato oggi.
Il Rapporto evidenzia inoltre che nella popolazione pediatrica gli eventi avversi più frequentemente segnalati sono febbre, cefalea, stanchezza e vomito; il 69% delle reazioni nella popolazione pediatrica si sono risolte completamente o erano in miglioramento al momento della segnalazione.
I tassi di segnalazione nella fascia d’età 5-11 sono preliminari e al momento non emergono particolari problemi di sicurezza.
Gli approfondimenti sugli eventi di particolare interesse come anafilassi, sindrome di Guillain-Barré, miocarditi/pericarditi, paralisi di Bell e trombosi trombocitopenica confermano i dati di sicurezza valutati a livello europeo.
Infine, la maggior parte delle segnalazioni dopo vaccinazione eterologa sono relative alla somministrazione di un vaccino a mRNA dopo prima somministrazione di un vaccino a vettore adenovirale, sono per la maggior parte non gravi e presentano le stesse caratteristiche del resto delle segnalazioni.
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