Sant'Orsola, cisti sulle corde vocali: laser e microscopio per salvare neonato di 5 giorni dal soffocamento
Un Capodanno da ricordare, quello vissuto al Sant’Orsola-Malpighi di Bologna: un neonato è stato operato in urgenza per una cisti posizionata sulle corde vocali che impediva al piccolo di respirare
Le équipe del Prof. Presutti e del Dott. Caramelli impegnate in questo complesso intervento nella notte di San Silvestro. Il bambino sta bene ed è stato in questi giorni dimesso.
Cisti sulle corde vocali, in un neonato di 5 giorni può essere un grave problema
Una cisti in sé può non essere un problema, ma il quadro si complica se la cisti è posizionata esattamente sulle corde vocali occludendo quasi completamente le vie respiratorie.
E diventa una emergenza se il paziente è un neonato di 5 giorni del peso di 2,5kg.
È quanto è successo la notte di Capodanno al Sant’Orsola quando è stato necessario operare un neonato in urgenza, inviato dall’Ospedale Maggiore dove tempestivamente avevano diagnosticato la presenza di una cisti che impediva al bambino di respirare liberamente.
La cisti aumentava di volume velocemente e l’intervento diventava necessario per scongiurare una situazione molto più grave e complessa.
Oggi il bambino, Lucio, è stato dimesso, sta bene e finalmente è andato a casa con la mamma Bann e il papà Dario.
Per rimuovere la cisti dalle corde vocali un intervento molto complesso
La localizzazione del campo operatorio e l’età del piccolo paziente hanno reso l’intervento molto complesso, un errore anche millimetrico avrebbe compromesso le funzioni delle corde vocali e della faringe causando problemi alla capacità futura del bambino di parlare e deglutire.
Non c’erano margini di errore per nessuna manovra a cominciare dall’intubazione che l’equipe dell’Anestesia e Rianimazione Pediatrica del Sant’Orsola, con la supervisione del loro direttore, il dott Fabio Caramelli, ha eseguito guidata da un laringoscopio con telecamera così da trovare la via anche in uno spazio quasi completamente occluso.
Intubato, il piccolo Lucio poteva finalmente respirare. Una operazione molto delicata eseguita agevolmente in quanto l’Anestesia pediatrica del Sant’Orsola è centro di riferimento, con un apposito team specializzato pronto 24h al giorno 7 giorni su 7, per le disostruzioni delle vie aeree del bambino e ha maturato grande esperienza nella gestione in emergenza di questi eventi.
Per rimuovere la cisti, il prof Livio Presutti, direttore Otorinolaringoiatria e Audiologia del Policlinico, uno dei massimi esperti internazionali di Chirurgia Endoscopica dell’Orecchio e di Chirurgia della Base cranica, ha operato con il laser così che la ferita potesse cauterizzare immediatamente, non ci fosse fuoriuscita di sangue e il decorso post operatorio fosse il più breve possibile.
Guidato da un microscopio ha eseguito l’asportazione della cisti voluminosa dell’aditus laringeo di destra senza nessuna incisione esterna.
Nessuna funzione è stata compromessa, nessun segno sulla pelle e Lucio potrà crescere sano e senza problemi come se nulla fosse successo.
Un intervento possibile in pochi centri italiani.
Le dichiarazioni dei responsabili dell’operazione di rimozione della cisti sulle corde vocali del neonato
È infatti necessaria la compresenza di diverse specialità e tutte di alto livello come la chirurgia pediatrica, anestesia pediatrica, l’otorino e soprattutto una casistica consolidata: “Per intervenire efficacemente in casi complessi ma soprattutto rari come questo – afferma Livio Presutti – è necessario che i medici abbiano sviluppato esperienza e consuetudine a trattarli e questo può avvenire unicamente grazie alla concentrazione di questi casi complessi in centri avanzati di secondo livello come è il Sant’Orsola innescando quel circolo virtuoso per cui i medici sono sempre più preparati e i pazienti curati sempre meglio”
“Questo caso – dichiara Fabio Caramelli – sottolinea l’importanza e il valore aggiunto, per agire con efficacia ed in sicurezza, non solo dell’esistenza di un team super specialistico, medico ed infermieristico, di riferimento, ma anche di una strutturata rete di assistenza pediatrica, in grado di identificare, diagnosticare e centralizzare rapidamente i casi complessi”.
Per approfondire:
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