Sardegna, pugni all’autista soccorritore: padre e nonno di bambino rinviati a giudizio
Autista soccorritore preso a pugni: due uomini di Sassari sono stati rinviati a giudizio per avere preso a pugni un autista soccorritore, “reo” di seguire in effetti alla lettera la procedura
Pugni ad autista soccorritore, i fatti risalgono all’ottobre 2015: un’ambulanza della Croce Blu è stata chiamata a soccorrere le persone coinvolte in un incidente stradale
Due auto si sono scontrate in una rotatoria, e due persone avevano riportato ferite lievi: una donna ed il suo bambino di due anni.
Gli operatori sanitari avevano verificato le buone condizioni sostanziali di salute e le ferite di lieve entità. Hanno quindi avvisato la Centrale Operativa 118 delle condizioni del secondo conducente, che lamentava a sua volta dolori.
Questo ha implicato la breve attesa di una seconda ambulanza, di supporto: la prima ambulanza non poteva lasciare la scena dell’incidente, facendo mancare la propria assistenza sanitaria.
Di diverso avviso il padre ed il nonno del bambino, che hanno iniziato ad inveire contro i soccorritori di Croce Blu, intimando loro di accompagnare il bambino in ospedale, invece che “perdere tempo”.
L’equipaggio ha tentato di rasserenare gli animi, spiegando sommamente le motivazioni dell’attesa, ma questo ha solo innestato la violenta e becera reazione dei due.
A pagarne le conseguenze l’autista dell’ambulanza: uno dei due lo ha immobilizzato e l’altro picchiato selvaggiamente, secondo il racconto dei testimoni.
Non solo pugni: all’autista soccorritore anche intimidazioni vagamente “mafiose”
Non paghi di questo, il padre del bambino, saputo della denuncia, ha pensato bene di telefonare all’autista soccorritore, intimando di ritirare la querela, “altrimenti la cosa finisce male”.
Gli è stato contestato quindi anche il reato di minaccia.
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