Scuola e Covid, in Emilia-Romagna si vaccinano pochi insegnanti. Presidente Fimmg: "La scuola è il luogo della cultura, non dell'ignoranza"
Scuola e Covid, in Emilia-Romagna si vaccinano pochi insegnanti. Fabio Maria Vespa, presidente della Fimmg regionale, se la prende con le fake news sul farmaco di Oxford e con la cattiva reputazione di AstraZeneca: “La scuola è il luogo della cultura, non dell’ignoranza”
Scuola e Covid, le fake news condizionano persino gli insegnanti
Ancora troppo poche prenotazioni degli insegnanti in Emilia-Romagna, anche per colpa della reputazione del vaccino AstraZeneca destinato al personale della scuola.
Questa l’ipotesi di Fabio Maria Vespa, presidente della Fimmg dell’Emilia-Romagna, che se la prende con le fake news sul vaccino sviluppato all’Università di Oxford.
“Le campagne contro questo vaccino sono veramente immotivate, senza senso, antiscientifiche, inaccettabili”, scandisce Vespa, intervistato oggi da Trc.
“Sinceramente- aggiunge- mi dispiacerebbe se il personale della scuola italiana cascasse in queste fake, sarebbe veramente assurdo perché la scuola è il luogo della cultura, non dell’ignoranza.
Basta guardare i dati in Scozia, in Inghilterra. Sono assolutamente rassicuranti e importanti.
Questo vaccino è un ottimo vaccino e se non ne avessi fatto un altro lo farei subito”, assicura ancora il rappresentante dei medici di base.
Se dunque le difficoltà iniziali sulla vaccinazione del personale della scuola in Emilia-Romagna erano state attribuite soprattutto ai tempi di consegna delle dosi e alla capacità dei medici di organizzare le somministrazioni, ora spunta un nuovo elemento.
Fatto sta che “il numero di insegnanti o comunque di personale della scuola che in questi giorni ci ha chiesto di essere vaccinato è al di sotto delle aspettative“, dice Vespa.
Vaccinazioni anti Covid, la scuola risponde poco alle indicazioni dei sanitari
“Abbiamo avuto meno di 20 richieste medie per ogni medico, quindi andiamo a coprire i vaccini che ci sono stati forniti (50.000 a livello regionale ndr) e li finiremo nel giro di una settimana, ma ci aspettavamo molto di più anche perché i numeri di cui si parlava erano di 120-130.000 dipendenti della scuola.
In realtà quelli che a noi sono arrivati sono molti meno”.
Probabilmente, ipotizza ancora il presidente della federazione dei medici di base dell’Emilia-Romagna, “c’è anche qualche ritardo di comunicazione da parte dei presidi e dei direttori scolastici e qualche medico probabilmente non è ancora organizzato”.
Solo ieri l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini aveva aggiornato il conto dei vaccini fatti al personale scolastico: 7.020 dosi in pochi giorni, dopo la falsa partenza dell’avvio.
“Se non è questa settimana, all’inizio della prossima tutte le 50.000 dosi Astrazeneca consegnate ai medici di base verranno somministrate”, ha detto Donini durante la conferenza stampa sulle zone rosse di Bologna e Modena.
I medici “ci chiederanno presto altre dosi”.
A denunciare i ritardi delle vaccinazioni al personale scolastico in Emilia-Romagna sono invece i sindacati, tornati all’attacco in blocco alla luce della decisione di chiudere tutti gli istituti per provare ad arginare la terza ondata Covid.
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