Studio italiano sul Covid: stili di vita influenzano la risposta immunitaria acquisita al vaccino

Vaccino Covid: cosa influenza la risposta immunitaria acquisita

Per sconfiggere definitivamente la pandemia di Covid-19 è fondamentale la risposta immunitaria acquisita dal vaccino

Tuttavia degli studi dimostrano che esistono diverse variabili che possono incidere sulla capacità delle persone di acquisire quest’immunità.

In particolare, uno studio promosso dalla Sapienza e dal Policlinico Umberto I dimostra appunto una correlazione tra la risposta immunitaria acquisita dopo la somministrazione del vaccino anti Covid-19 e alcune variabili demografiche, cliniche e sociali.

I risultati dello studio sulla risposta immunitaria acquisita dal vaccino

Ad alcuni soggetti  è stato somministrato un questionario per raccogliere informazioni personali ed è stato eseguito un test sierologico quantitativo in grado di rilevare gli anticorpi anti-proteina Spike del virus Sars-CoV2, il miglior strumento per valutare l’immunità acquisita a seguito della vaccinazione o dell’infezione.

Dai risultati è emerso che dopo un mese dalla vaccinazione i soggetti con una pregressa infezione da COVID-19 e quelli più giovani hanno livelli di anticorpi più alti rispetto alle altre persone del campione considerato.

Dopo cinque mesi dalla vaccinazione si è osservata una diminuzione mediana del 72% del livello anticorpale, che risulta meno evidente nelle donne e nei soggetti con infezione pregressa.

Invece nei fumatori, negli ipertesi e nei meno giovani è stato riscontrato un crollo drammatico di circa l’82% dei livelli di anticorpi anti-Spike.

Leggi lo studio su risposta immunitaria e stili di vita rispetto al vaccino Covid

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Fonte dell’articolo:

Policlinico Umberto I

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