Studio USA: i positivi a Omicron emettono una quantità di virus cinque volte superiore
Lo studio Usa su positività ad Omicron: “Il Sars-CoV-2 potrebbe produrre varianti ancora più infettive”
Le persone positive alle varianti Alfa, Delta e Omicron emettono una maggiore quantità di virus (più RNA virale) durante l’espirazione rispetto alle persone infettate con le varianti precedenti, come quella di Wuhan nel 2020.
In particolare, i positivi alla variante Omicron emettono una quantità di virus cinque volte superiore
Lo rivela uno studio coordinato da Kristen Coleman, ricercatrice di malattie infettive emergenti nell’Università del Maryland a College Parke (Carolina del Sud, Stati Uniti), e pubblicato sul sito scientifico medRxiv lo scorso 29 luglio.
OMICRON, LA RICERCA USA SULLE VARIANTI COVID
L’indagine ha preso in esame 93 persone tra la metà del 2020 e l’inizio del 2022 infettate dal Sars-CoV-2.
I soggetti contagiati hanno cantato e gridato – con inevitabili colpi di tosse e starnuti – davanti a un apparato a forma di cono per 30 minuti, mentre una macchina collegata raccoglieva le particelle che esalavano.
Il dispositivo, chiamato Gesundheit-II, ha separato le goccioline fini di “aerosol” che misurano 5 micrometri o meno di diametro, che possono rimanere nell’aria e fuoriuscire attraverso i tessuti e le mascherine chirurgiche.
“Lo studio suggerisce che il Sars-CoV-2 potrebbe produrre varianti che trasmettono ancora più virus – concludono i ricercatori – con nuove varianti più inclini alla superdiffusione.
Questo è qualcosa di cui preoccuparsi”.
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