Terremoto nelle Filippine, più di 100 morti
Il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 7.1 avvenuto nelle Filippine, è salito a 144 durante giornata di mercoledì.
Il sisma, avvenuto martedì, ha ferito 291 persone e scosso molti che stavano celebrando festività religiose. Proprio la giornata di martedì sanciva l’inizio della festività islamica di Eid Al-Adha.
La maggior parte dei danni è stata registrata nella provincia di Bohol.
Più di 20 persone sono ancora tra i dispersi e le autorità stanno analizzando i report delle persone rimaste intrappolate in edifici crollati.
L’epicentro del terremoto è stato registrato a 620 chilometri da Manila, direzione sud-est, vicino a Catigbian, con una profondità di 20 chilometri, secondo i dati rilevati dal Centro Indagini Geologiche americano. Gli organi di controllo dei disastri sul territorio aveva assegnato alla scossa una magnitudo di 7.2, leggermente più alto rispetto alla realtà.
Non ci sono state significativi allarmi di tsunami, ha rassicurato il Centro di Allerta Tsunami: “solitamente i terremoti di questa portata causano il fenomeno degli tsunami entro i 100 km dall’epicentro della scossa”.
Il turista Robert Micheal Poole stava andando in bicicletta quando la scossa ha fatto tremare il suolo, aprendo una larga crepa proprio davanti a lui. “E’ stata una scossa molto forte”, ha detto Poole, “vivo a Tokyo e sono ormai abituato ai terremoti, ma questo è stato davvero forte. Ha lasciato sconvolte diverse persone.” L’uomo ha raccontato di esser stato in grado di aggirarsi dopo la scossa e documentare i danni e la distruzione provocati dal sisma come il crollo completo di una chiesa. “Fortunatamente, anche se oggi era un giorno di celebrazione religiosa, la scossa è avvenuta ad un orario in cui non c’era nessuno in chiesa”, ha concluso Poole.