Trent’anni del 118: a Fiorano il Convegno sulla storia del servizio, a Modena grande festa dedicata a bimbi e famiglie

Trent’anni del 118: gli eventi per raccontare l’evoluzione del 118 attraverso i tre decenni e per far toccare con mano, mostrando i vari servizi, l’impegno incessante di operatori sanitari e volontari

Trent’anni del 118, gli eventi a Modena:

L’evoluzione del 118 nei suoi primi trent’anni di vita e il racconto sul campo, specialmente ai più giovani, di un impegno incessante sul territorio.

Sono due gli eventi che sabato 26 marzo hanno celebrato in provincia di Modena i tre decenni del Servizio di Emergenza Territoriale, istituito nel 1992 con decreto del Presidente della Repubblica datato 27 marzo.

Dopo il successo della biciclettata di sabato scorso a Carpi, gli appuntamenti entrano quindi nel vivo con una giornata nel segno dell’impegno e della leggerezza.

La prima iniziativa si è svolta a Fiorano Modenese con un Convegno in piazza Ciro Menotti.

Nel pomeriggio, dalle 14 alle 18, gli eventi si sono spostati a Modena in Piazza Roma con un’iniziativa dedicata a bambini e famiglie.

Trent’anni del 118, il convegno

L’appuntamento, aperto al pubblico, è stata l’occasione per raccontare la storia del SET 118 negli anni attraverso testimonianze e le voci di chi ha fatto e fa parte del servizio, con anche alcune testimonianze di pazienti salvati dagli operatori sanitari.

L’evento a Modena dedicato ai trent’anni del 118

Nel pomeriggio di sabato, dalle 14 alle 18, in Piazza Roma è stato un evento tutto dedicato a bambini e famiglie.

L’iniziativa ha visto la collaborazione di tutti gli attori che quotidianamente contribuiscono al buon funzionamento del Sistema di Emergenza Territoriale.

Il pomeriggio è stato strutturato sotto forma di un percorso a tappe che si è posto l’obiettivo di stimolare l’interesse ed evidenziare l’importanza che le attività svolte dal servizio.

Ad accompagnare i partecipanti sono stati dei ‘tutor/ciceroni’ con il compito, durante il percorso, di fornire informazioni utili a comprendere l’organizzazione del 118, soddisfando le curiosità di adulti e bambini.

Tutta l’area di Piazza Roma ha visto la presenza di mezzi di soccorso (AUSL – CRI – ANPAS), al fine di permettere ai visitatori di vederne da vicino le strumentazioni e comprendere il funzionamento.

“Sono trent’anni di impegno, lavoro, tanto lavoro, nuove sfide e soddisfazioni – dichiarano Fabio Mora e Marcello Baraldi, rispettivamente coordinatore infermieristico e medico del servizio -.

Questo per noi è il 118 e per questo siamo convinti che sia importante celebrare insieme il ‘compleanno’ del sistema dell’emergenza sanitaria al fine di poter ricordare a noi stessi da dove siamo venuti e dove stiamo andando ed allo stesso tempo condividerlo con tutti coloro che parteciperanno”.

“La CRI, come altre Associazioni di Pubblica Assistenza, è stata diretta testimone dell’istituzione del servizio di emergenza territoriale 118 – spiega Eugenio Di Ninno, Direttore sanitario CRI Modena -.

E sin dai primissimi tempi, è stata affianco alle istituzioni per affrontare e vincere la sfida di offrire all’utenza un servizio di emergenza urgenza coordinato, razionale ed efficace; in questo percorso i volontari della CRI hanno camminato al fianco dei professionisti del 118, in uno scambio continuo di conoscenza, esperienza ed umanità, che hanno sicuramente costituito un valore aggiunto di inestimabile valore”.

“Quello del trentennale del 118 è un anniversario che merita di essere celebrato per l’importanza che le Centrali 118 hanno per la sicurezza delle nostre comunità – aggiunge Alessandra Trabucco, Coordinatore delle Pubbliche Assistenze della provincia di Modena -.

L’evoluzione del sistema nel corso di questi trent’anni ha consentito un potenziamento continuo del servizio al cittadino.

L’organizzazione della rete hub and spoke, le nuove tecnologie, la presenza di un numero maggiore di sanitari sul territorio, l’analisi e lo studio, portano a continui miglioramenti, così come la sinergia fra le varie componenti della rete, di cui il volontariato e le Pubbliche Assistenze sono parte integrante e sostanziale, deve continuare e potenziarsi per un servizio sempre migliore e vicino alla popolazione”.

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Fonte dell’articolo:

Ausl Modena

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